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Disagi e ore di attesa alle “Poste” di Statte.


Disagi e ore di attesa alle “Poste” di Statte.
Bene hanno fatto i sindacati pensionati di Cgil Cisl e Uil a segnalare pubblicamente i disagi degli utenti delle poste di Statte. Disagi che si accentuano a dismisura nei primi 15 giorni del mese a causa delle riscossioni delle pensioni.  Gente anziana, costretta a rimanere in attesa per ore e, senza servizi igienici.
Ora ci diranno che questo è dovuto anche alle scadenze di svariate rate di tasse, di cui tutti, purtroppo, siamo a conoscenza.
Ora ci diranno, che le tasse i cittadini potrebbero pagarle anche alle banche.
Ora, ci diranno tante altre cose. Noi a loro potremmo rispondere così:
Premesso che, mediaticamente, avete incoraggiato il risparmio postale, invogliando inizialmente i clienti con condizioni favorevoli  salvo, ad ogni trimestre inviare avvisi di cambio delle condizioni a sfavore degli utenti.
Ed allora, secondo voi, è giusto che un utente della posta debba fare doppia fila, uno per lo stipendio e l'altra alla banca per gli altri servizi?
Avete (buon per voi) ampliato il servizio bancoposta con un incremento notevole degli utenti a questo servizio. Sull’efficienza e la celerità del servizio stesso, ci sarebbe tanto, ma tanto da obiettare, ma ad una domanda non potete sottrarvi:
A fronte di questo notevole numero di clienti del Banco Posta, avete poi, potenziato adeguatamente il personale ed il numero degli sportelli, per rispondere allo stesso “Servizio Bancoposta”,  senza rallentare gli altri? A noi sembra che si siano rallentati i tempi dei servizi tradizionali, senza fornire un servizio di accettabile efficienza sul "Servizio Banco Posta".
Ed allora, non vi sembra che sia giunto il momento di porre rimedio a tutto questo? Certamente non saremmo noi a suggerirvi quali soluzioni adottare, ma fate presto perché più che come utenti OCCORRE RISPETTARE LE PERSONE. 

Una testimonianza di una utente delle Poste (R.F.)
"Ho sperimentato il disagio personalmente trovandomi imbottigliata in una calca disumana il primo di dicembre scorso , dovevo necessariamente spedire in quel giorno delle raccomandate ma l'entrata già all'alba era presidiata da un nugolo di persone".


 "L'orario di apertura affisso fuori è 8.20 ma alle 8.40 con i dipendenti all'interno che se la ridevano le porte erano chiuse e la gente secondo un ordine abusivo gridava e spintonava solo grazie alla sciagurata circostanza che mancavano pure i contanti per le pensioni tra urli e insulti sono riuscita a varcare la soglia dell'ufficio con l'unica colpa di dover eseguire un'operazione postale allo sportello per pacchi e raccomandate che non avrebbe comunque potuto erogare pensioni in più. 

"Apostrofata dal Direttore dell'ufficio perché avevo in mano il numero abusivo che mi avevano obbligato fuori a ritirare scene di ordinaria follia che putroppo penso siano la normalità"

Che dire?? Questa testimonianza dice di più di quello che immaginavamo.

Ed ecco l’integrale articolo che i sindacati di Statte, hanno fatto pubblicare su TarantoSera.


Integralmente da Taranto Sera.
STATTE - In coda alla posta, aspettando il proprio turno si può trascorrere anche un’intera mattinata. Succede a Statte. A farsi portavoce della denuncia dei pensionati sono le organizzazioni di categoria Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil.
I sindacati parlano di “una situazione divenuta insostenibile” con riferimento “alla problematiche che da qualche mese a questa parte investono l’ufficio postale di Statte”.
Ecco cosa succede: “Partendo dalla considerazione che noi pensionati siamo affezionati all’ufficio postale in argomento in quanto per noi rappresenta un punto di riferimento anche per la disponibilità degli operatori che vi lavorano, ormai gli aspetti negativi del servizio offerto diventano causa di disaffezione e rabbia”.
L’aspetto sul quale si insiste non è quello del servizio offerto ma, tenendo presente soprattutto le problematiche legate all’età, quello delle “file estenuanti”alle quali sono sottoposti gli utenti “in condizioni assolutamente non consone ad un’azienda come Poste Italiane”.  
Entrando nel particolare, “il problema delle attese lunghe anche tre ore è un problema che è accentuato soprattutto nella prima quindicina di ogni mese, periodo di pagamento delle pensioni quando le file arrivano sino a fuori l’ufficio postale esponendo la clientela ad ogni condizione meteorologica.
Ad aggravare la situazione è la posizione dell’ufficio postale che è costeggiato da un marciapiede molto stretto che delimita una strada molto trafficata, per cui al problema delle intemperie si aggiunge un grave problema di sicurezza”.
Non è tutto, perché, dopo aver affrontato l’attesa  all’esterno, che può prottrarsi  anche oltre l’ora, c’è poi quella all’interno dell’ufficio. Dal momento dell’ingresso, quando si prende il numero, a quello in cui si è serviti, possono passare anche due ore in un ambiente non idoneo a contenere tanta gente e soprattutto con tre sedie soltanto e servizi igienici inaccessibili. Condizioni disumane veramente disumane.
Immaginate infatti , questa attesa, cosa può significare per una persona anziana o disabile, o per una donna incinta? Come può stare,  tante ore in piedi e senza poter utilizzare i servizi igienici?
Per di più, il tutto è aggravato dal fatto che non sempre tutti gli sportelli disponibili sono in servizio
I pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil si chiedono allora: “cosa è successo al nostro ufficio postale? Perché non vengono attivate tutte le postazioni quando ce ne è palese bisogno?”. E annunciano “se la situazione non dovesse cambiare non esiteremo a contattare anche le associazioni dei consumatori, prima di allora speriamo in una convocazione o comunque in un chiarimento in merito da parte di Posteltaliane”.
Non occorrono commenti !!

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Documento Foto Video: Calata dei Magi Natale stattese 2014-2015 (con video di Valentina Sermeraro).

Documento Foto Video: Calata dei Magi Natale stattese 2014-2015 (con video di Valentina Sermeraro) e foto di Leo DelG. (Dedicato agli stattesi non residenti e a chi, per vari motivi, non ha potuto assistervi)


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Questa foto "dell'Arcangelo Gabriele" in un momento di pausa della manifestazione, vuole essere la dimostrazione del clima sereno e gioviale della serata, senza venire meno al doveroso raccoglimento nei momenti dovuti.  (Foto Leo DelG)

Ripercorriamo gli eventi del natale stattese 2014 - 2015 che puntualizzeremo con alcune pagine di questo blog che pubblicheremo via nia in questi giorni.  In questa pagina documento Video Foto, che documenta la  rievocazione della nascita del Bambino curata dalla Pro Loco, ci avvaliamo di una inconsapevole collaboratrice. Infatti insieme ad alcune foto, di Leo DelG abbiamo"linkato"un ben riuscito mini filmato di Valentina Semeraro (sì, proprio lei). Questo suo grazioso "spezzone di filmato", pubblicato in fb, andrebbe mell'oblio dopo pochi giorni; abbiamo voluto invece renderlo stabile in questa pagina.
Il relativo link lo troverete in fondo pagina.


Sono stati tanti, gli eventi che hanno contrassegnato questo Natale stattese, il primo anno  di "Statte città dei presepi artistici". 


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Chi lo riconosce?
In altre pagine,  in questi prossimi giorni, pubblicheremo  una serie di pagine quale carrellata di questi avvenimenti; ma vorremmo "iniziare dalla fine", dare cioè conto di quel "Presepe Vivente" realizzato a cura della Pro Loco di Anna Maria De Vittorio che per decenni, insieme ai presepi artistici,ha contrassegnato il "Natale stattese" 

Questo "nostro" presepe vivente, ha rappresentato la conclusione del "Natale Stattese", anche se le condizioni meteo ne hanno disturbato qualche "serata".
Questa graziosa manifestazione che non ha la pretesa di confrontarsi con i maestosi presepi viventi di altre zone, conserva tuttavia una intimità, una freschezza ed  un senso di raccoglimento che in altri luoghi sono difficili da percepire. 


Anna Maria De Vittorio, ha orgogliosamente rivendicato il fatto che pur in assenza di concreti contributi pubblici, si sia riusciti a non interrompere questo evento, avvalendosi della collaborazione di alcuni volenterosi concittadini uno dei quali ha messo a disposizione un suo professionale impianto di amplificazione, mentre ha ringraziato i rappresentanti delle istituzioni presenti, tra cui Angelo Villani, presidente del consiglio comunale e Armando Grassi assessore alla Cultura. 
Quest'ultimo ha contribuito anche a risolvere  le immancabili pastoie burocratiche che insidiano questi tipi di manifestazioni. 


Dal canto suo, lo stesso Armando Grassi,  ha seguito, quasi tutte le manifestazioni natalizie, contribuendo a fare da collegamento tra gli organizzatori e gli organi comunali al fine, appunto, di spianare gli irti colli; si  è dichiarato soddisfatto del successo di tutti gli eventi  legati al Natale, che hanno visto visitatori, provenienti da ogni dove. Si è solo rammaricato che uno degli eventi più spettacolari, la discesa della befana dal vecchio municipio, non abbia potuto aver luogo, a causa di un vero e proprio allarme della protezione civile che dava per probabile un peggioramento delle condizioni meteo. 

Ha espresso, quindi, l'auspicio che nella prossima festa di San Valentino, qualcosa di positivo possa concretizzarsi.

LE FOTO



LA RAPPRESENTAZIONE 




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L'Annunciazione. L'Arcangelo e la Vergine Maria (Foto Leo DelG)

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La cugina di Maria: Elisabetta, in "attesa" anche lei. (Foto Leo DelG)

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Maria si reca da Elisabetta (Foto Leo DelG)

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L'Arcangelo Gabriele "convince" Giuseppe a non ripudiare Maria in stato interessante. (Foto Leo DelG)


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L'Arcangelo Gabriele "convince" Giuseppe a non ripudiare Maria in stato interessante. (Foto Valentina Semeraro)

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Maria, Giuseppe e, il Bambinello Gesù. In fondo, uno dei pastori (autentico). (Foto Leo DelG)


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Maria, Giuseppe e, il Bambinello Gesù. In fondo, uno dei pastori (autentico). (Foto Leo DelG)

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Maria, Giuseppe e, il Bambinello Gesù. In fondo, uno dei pastori  e i "magi" in secondo piano. (Foto Leo DelG)

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Maria, Giuseppe e, il Bambinello Gesù, un pastore, l'angelo e i magi "in arrivo". (Foto Leo DelG)



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I magi (Foto Leo DelG)

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Adorazione dei magi. (Foto Leo DelG)

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(Foto Leo DelG)


I PROTAGONISTI


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(Foto Leo DelG)

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(Foto Leo DelG)


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(Foto Leo DelG)

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(Foto Leo DelG)


ANNA MARIA DE VITTORIO&C


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Da sinistra: Angelo Villani, Armando Grassi, Anna Maria De Vittorio, Valentina Semeraro.




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Da sinistra: Angelo Villani, Armando Grassi, Anna Maria De Vittorio.



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A sinistra, Valentina Semeraro; a destra Aldo Roberti, organizzatore dei "mercatini di Natale", (con la collaborazione di Marika Albano); a centro un inquietante personaggio (in verità molto collaborativo e molto noto per la sua "disponibilità"a favore della comunità)


L'AMBIENTE DELLA RAPPRESENTAZIONE

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Una delle case prospicienti il luogo della manifestazione (Foto Leo DelG)

Per accedere al filmato di Valentina Semeraro,  che ha "girato" alcune scene del Presepe Vivente di Anna Maria De Vittorio,  cliccare QUI 


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Foto documento della "Presentazione 3° edizione album degli sportivi stattesi"

Foto documento della "Presentazione 3° edizione album degli sportivi stattesi"(Foto di Giovanna Soldatini)
Premettiamo che questo "foto documento"è basato quasi esclusivamente sulle foto scattate dalla nostra brava Giovanna Soldatini, che pur convalescente da una fastidiosa influenza, ha voluto documentare questo evento di aggregazione. La ringraziamo anche per la generosità con cui mette  a disposizione della comunità questi suoi puntuali "scatti".

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Foto Giovanna Soldatini


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Foto Michele Pastore
Presso" l' Auditorium" della Scuola Media, Leonardo Da Vinci, di Statte, domenica  11 Gennaio 2015 pomeriggio, è stato presentato l'Album delle figurine degli sportivi Stattesi, arrivato alla 3a edizione. Un bellissimo Album che dà merito a tutte le Associazioni che operano con entusiasmo sul nostro territorio. Ne è scaturita una distensiva e simpatica manifestazione, presentata dal dottor Matteo Schinaia, redattore sportivo JOTV, e direttore responsabile di Tutto Sport Taranto. 


Sono intervenuti:

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Foto Giovanna Soldatini
Angelo Miccoli, sindaco di Statte e  Daniele Andrisani, delegato allo Sport.
Il sindaco ha tenuto a rimarcare che a Statte, le tante associazioni sportive presenti, che abbracciano molteplici discipline, in questi anni hanno trovato maggiore entusiasmo anche grazie al fatto che l'amministrazione si è  prodigata per dotare Statte di strutture confortevoli dove poter praticare lo sport.




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Foto Giovanna Soldatini
Mentre Daniele Andrisani ha ribadito che queste manifestazioni hanno anche lo scopo mediatico di pubblicizzare l'utilità della pratica sportiva, fonte di benessere e di formazione psico-fisica. 













L'essenziale della notizia termina qui. 
Chi desidera scorrere il "resto dell'album fotografico" di Giovanna Soldatini, oppure vuol conoscere qualche altro dettaglio degli interventi, può continuare senza danno, lo scorrimento della pagina.

(Da tutto Sport Taranto)
Grande successo ieri sera, domenica 11 Gennaio, a Statte presso l'Au7uitorium della scuola Media Leonardo Da Vinci per la presentazione del 3° Album delle figurine degli sportivi Stattesi. 



Foto: Gli atleti

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

Foto: Il pubblico


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Foto Michele Pastore

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini
Una sala gremita da un pubblico entusiasta che ha fatto da cornice a questa bella manifestaziome che, come si è detto è stata condotta dal dr. Matteo Schinaia e che ha visto l' intervento del Sindaco di StatteAngelo Miccoli e del promotore di questo progetto, il dinamico Delegato allo Sport Daniele Andrisani che ha affermato:


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Foto Giovanna Soldatini
 "Sono particolarmente emozionato per questa grossa cornice di pubblico; evidentemente la gente ha apprezzato il mio lavoro ma soprattutto il lavoro dell' Amministrazione Comunale che in questi anni ha voluto puntare sullo Sport e sui giovani investendo moltissime risorse. Ringrazio i veri protagonisti della serata che sono, oltre alle Associazioni, soprattutto i numerosissimi atleti che con il loro entusiasmo hanno dato vita a questo Album."



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Foto Giovanna Soldatini

"La Società' attuale non può prescindere dallo Sport, -
ha continuato Andrisani - perché 
 insegna ai nostri giovani i veri valori della vita: amicizia, lealtà' e rispetto...pertanto il lavoro svolto dalle numerosissime Associazioni è di vitale importanza; basti pensare che questi ragazzi, saranno gli Imprenditori e gli Amministratori di un prossimo domani; pertanto - ha continuato Andrisani  - abbiamo l' obbligo morale di indirizzarli verso discipline che insegnino loro questi valori. 


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Foto Giovanna Soldatini

All' album hanno partecipato 15 Associazioni di tutte le discipline, le figurine sono 1032 ed e' stato reso necessario dividere l' album in 2 volumi, segno evidente della massiccia adesione. Figurine ed Album si potranno acquistare in tutte le edicole di Statte e presso il Bar Rafael café. 

Conclusioni 
Ancora una volta un plauso al delegato allo sport Andrisani, sempre tenacemente impegnato nel promuovere la pratica sportiva tra i giovani stattesi. 
Un'ultima considerazione, va fatta su queste "figurine" che, ad  avviso di chi scrive, contribuiscono anche a stimolare, una proficua ed utile identificazione reciproca tra i giovani sportivi stattesi. Avviene infatti che, le conoscenze reciproche, spesso sono confinate, nell'ambito della stessa società o, se vogliamo, nell'ambito delle stesse discipline sportive. Queste figurine allargano gli orizzonti, e quindi sono:  Un proficuo mezzo di socializzazione.


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Foto Video Documento. Il Presepe ARCI Statte 2014-2015. (Foto e filmatini)

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Foto Emanuele Luccarelli

Foto Video Documento: Inaugurazione presepe ARCI Natale 2014-2015.

Il grande presepe dell'ARCI Statte, (insieme al grande presepe delle "Grotte"), è la "punta di diamante"di quello che, a buon diritto, può definirsi "Il primo anno",  di "Statte città dei presepi artistici". Inutile sottolineare che i maestri realizzatori dei due presepi fanno capo alla stessa "Associazione Vivere Betlemme" ma, con una importante differenza: Il "Presepe delle Grotte"è opera  di due dei tre "maestri"dell'associazione: Domenico Rossano e Fabio Modeo, coadiuvati da quasi tutti gli altri componenti della stessa "Associazione"; per contro, il presepe dell'Arci,  è stato realizzato da Mimino Marzii, (il terzo maestro dell'Associazione) e da numerosi soci della stessa ARCI.

In questa pagina daremo conto della documentazione fotografica  sia dell'inaugurazione, che della visita del vescovo di TarantoFilippo Santoro   avvenuta qualche giorno dopo Documenteremo anche la canonica e tradizionale poesia di Gino Del Giudice (quest'anno in vernacolo) e del coro degli allievi della "Scuola di inglese gratuita del "centro Sociale", diretta da Alma Belkor. Di questi due ultimi eventi li proporremo anche  un mini filmato davvero interessante. Le foto sono di Giovanna Soldatini, di Emanuele Luccarelli e di Leonardo Del Giudice. Il filmato è di Leo DedlG.

Per accedere al "mini filmato" (circa 4 minuti) del coro degli allievi della scuola di inglese e della poesia in stattese declamata da Gino Del Giudice cliccare QUI

Foto: Inaugurazione e benedizione

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Il  nuovo parroco della Parrocchia Madonna del Rosario, Don Ciro Savino. Foto Giovanna Soldatini.

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"L'amabilità" del nuovo parroco. Da sinistra, don Luca Mignona, assistente dell'associazione Vivere Betlemme, Sergio Moscagiuri, presidente della stessa "Associazione"; l'assessore Armando Grassi, l'assessore Anna Maria Romano. (Foto Giovanna Soldatini)

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Franco Caputo, presidente dell'Arci Statte, Don Savino, il sindaco Angelo Miccoli. (Foto Giovanna Soldatini)

L'essenziale della pagina termina qui chi avesse "voglia di continuare troverebbe altre cose interessanti.

Appendice 1: Gli Interventi

Diamo conto degli interventi del presidente dell'ARCI Franco Caputo e del sindacoAngelo Miccoli.


Franco Caputo.
"Sono anni, che Mimino Marzii e gli altri artisti presepisti di  Statte, tra cui il decano Domenico Rossano, creano delle vere e proprie opere d’arte, che possono tranquillamente reggere il confronto con le migliori realizzazioni a livello nazionale ed internazionale. Purtroppo, - ha continuato Caputo - finora, non abbiamo avuto (noi stattesi) la necessaria determinazione per farci conoscere al di fuori del nostro territorio. Ora penso, sia arrivato il momento di fare il grande passo e proporci a livello nazionale ed internazionale. Bisogna crederci: noi ci crediamo, i maestri presepisti ci credono e gli stattesici credono. Statte, è “LA CITTÀ DEI PRESEPI ARTISTICI”. Dobbiamo attuare tutte le iniziative, politiche e mediatiche, affinché questo, ci venga riconosciuto ufficialmente".

Angelo Miccoli.
"Questi bellissimi presepi, rappresentano  solo alcune delle tante belle iniziative realizzate dai  nostri cittadini e, se i presepi, rappresentano, almeno per l’Arci, una realtà ultra decennale, vi sono altre iniziative, che sono state incoraggiate dalla valorizzazione di nuovi spazi messi a disposizione della comunità e dalla valorizzazione del centro storico, canale della zingara compreso,  che è l’attuale e, credo ideale,  locazione degli altri presepi artistici.
Lo scopo di una amministrazione, non credo sia quello di realizzare una infrastruttura fine a sé stessa, bensì come mezzo per favorire la vita sociale; , dal punto di vista della partecipazione alla vita sociale, della cultura, delle infrastrutture sportive,  Statte ha cambiato completamento volto, anche se non ignoriamo gli altri gravi problemi sul tappeto a cui stiamo cercando di dare adeguata soluzione". Fin qui, Angelo Miccoli.



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Foto Giovanna Soldatini



Vi sono infine stati cittadini, dai meriti notevoli che non hanno ritenuto di dover prendere la parola pur avendo meriti notevoli nel successo di questi eventi. Non potremmo che iniziare da lui Mimino Marzii, instancabile ed entusiasta "maestro" che ha profuso, come sempre e per mesi  tante energie, insieme agli altri soci dell'Arci con Franco Caputo in primis.


Ovviamente un grande ringraziamento della cittadinanza va, al nuovo parroco del Santo Rosario don Ciro Savino, che ha benedetto il presepe avendo dimostrato già dai primi giorni a Statte, un carattere gioviale, schietto ed amichevole, sull'impronta (con le rispettose differenze) di  Papa Francesco e del vescovo Filippo Santoro. Ovviamente, un plauso va allo stesso vescovo, che si è intrattenuto amabilmente con gli "autori" di questa bella opera (senza dimenticare quello che ha fatto nel "Presepe delle Grotte" edi cui   pubblicheremo presto foto e filmato). 

Appendice 2 Le foto della poesia di Gino
Ricordiamo che per accedere al filmato della poesia di Gino (preceduto dal "coro" di Alma Belkor) (circa 4 minuti in tutto) cliccare QUI

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Da sinistra Anna Maria Romano, Mimino Marzii maestro presepista, realizzatore del presepe insieme ai soci dell'Arci, Franco Caputo, Gino Del Giudice, autore della poesia. (Foto Giovanna Soldatini)


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Foto Giovanna Soldatini


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Foto Leonardo Del Giudice

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Da sinistra il maestro presepista Mimino Marzii;Alma Belkor che ha fatto eseguire un coro natalizio ai suoi allievi di inglese; Rosa Ressa, notta pittrice stattese; Gino Del Giudice autore della poesia ed Armando Grassi assessore alla cultura del comune di Statte. Foto Leonardo Del Giudice


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Foto Leonardo Del Giudice
Appendice 3; il pubblico presente.


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Foto Leonardo Del Giudice
 Appendice 4: Il coro inglese di Alma Belkor
Ricordiamo che per accedere al filmato del coro "in inglese" degli allievi della scuola di lingua di Alma Belkor) (circa 4 minuti in tutto compreso la poesia di Gino) cliccare QUI


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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Leonardo Del Giudice

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Foto Leonardo Del Giudice

Appendice 5: Le foto della visita al presepe dell'Arci, del vescovo Filippo Santoro (Foto Emanuele Luccarelli). (Rammentiamo che la "visita" del vescovo NON è avvenuta contestualmente all'inaugurazione del presepe, bensì in giorni successivi)


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Foto Emanuele Luccarelli

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Foto Emanuele Luccarelli

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Foto Emanuele Luccarelli

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Foto Emanuele Luccarelli

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Da sinistra: Fabio Modeo (maestro presepista autore dei moduli diorama del presepe delle grotte mentre il modulo panorama è opera del maestro Domenico Rossano, qui, non ritratto), Padre Luca Mignogna assistente spirituale dell'Associazione Vivere Betlemme,  che raggruppa la quasi totalità dei presepisti stattesi; Sergio Moscgiuri presidente della stessa associazione Vivere Betlemme. Il presepista Piero Cecere; il vescovo Filippo Santoro; la bambina che ha "tagliato il nastro" nell'inaugurazione del presepe delle Grotte; Mimino Marzii, maestro presepista che, insieme ai suoi collaboratori dell'ARCI, ha realizzato il grande presepe in foto; Don Giovanni Agrusta parroco della parrocchia Sacro Cuore; Franco Caputo presidente dell'Arci; il sindaco Angelo Miccoli. Foto Emanuele Luccarelli

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Foto Emanuele Luccarelli



Appendice 6: Foto del presepe "finito"


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Foto Leonardo Del Giudice

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Foto Leonardo Del Giudice

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Foto Leonardo Del Giudice

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Foto Leonardo Del Giudice


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Foto Leonardo Del Giudice
Appendice 7: Foto del presepe in preparazione


Sarebbe superfluo sottolineare, quanto impegno e quanta passione richieda la realizzazione di un'opera del genere. Le foto possono darne soltanto una idea approssimativa.



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Notare il cartello volutamente autoironico. Foto Leonardo Del Giudice.

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Foto Leonardo Del Giudice.

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"Dietro le quinte" Foto Leonardo Del Giudice.


Un ruolo importante l'ha avuto anche l'assessore alla cultura Armando Grassi. Riportiamo un giudizio sullo stesso, espresso dal presidente dell'Associazione Vivere Betlemme, Sergio Moscagiuri, rispondendo a dei rilievi di alcuni cittadini: "L'assessore alla cultura Armando Grassi, ha organizzato e coordinato tramite la Consulta delle associazioni tutte le attività, proponendosi contattando e supportando in prima persona tutti gli eventi organizzati." 
" [omissis] Statte non ha nulla da invidiare ad altri comuni - ha continuato Moscagiuri - in questo periodo natalizio...merito di luoghi e spazi a disposizione e dell'entusiasmo di TUTTE le associazioni e di tanti cittadini, che dimostrano l'attaccamento al proprio territorio...

Come in altre occasioni ho riportato un giudizio di un cittadino, sottolineando che "non si poteva concludere meglio".

Ricordiamo che per accedere al filmato della poesia di Gino (preceduto dal "coro" di Alma Belkor) (circa 4 minuti in tutto) cliccare QUI

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Foto Video documento: Inaugurazione “Cippo ai Caduti sul Lavoro”.

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Foto Giovanna Soldatini

Foto Video documento: inaugurazione “Cippo ai Caduti  sul Lavoro” del 17 gennaio 2014 in Piazza Cherubini, con testo degli interventi, foto  e video  (anche del pubblico).


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Il consigliere Orlando che ha seguito costantemente l'iter di questa piccola ma significativa opera attesa da anni dai soci dell'Anmil di Statte. Foto Leo DelG.

Premessa: questa pagina - documento, contiene foto di Giovanna Soldatini e Leonardo Del Giudice, ma anche un brevissimo video della cerimonia e degli stessi interventi (7 minuti) di  Leo DelG.

Quale lo scopo di fare "pagine documentate foto video",  quando "basterebbero 10 righe di testo? In realtà, la nostra locale ministoria è fatta di fatti importanti o meno ma anche di gente "antica" (come dicono i giovani) e questi documenti vogliono appunto "fissare" la nostra gente (filmata e fotografata). 


In futuro, si spera che accanto agli episodi (belli e brutti) che avranno fatto la vera Storia di Statte, trovino posto anche episodi piccoli e marginali che faranno parte della "storia" con la "s" piccola, ma che possano servire a fare la "storia per immagini" della nostra gente.  

Per lo stesso scopo, seguiranno tra breve anche le "ultime pagine" dei presepi 2014 - 2015 e poi, dopo qualche pagina di altro genere, ci dedicheremo alla festa di "sei di Statte se" del  "Carnevale che verrà" o di altro.

Ecco il video - sunto  dell'inaugurazione: (La foto di "copertina" del video è di Giovanna Soldatini)



Breve video della cerimonia (7 minuti) BY Leo DelG



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Foto Leo DelG
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Foto Leo DelG
Il giorno 17 Gennaio alle ore 10 in piazza Cherubini a Statte, è stato posto un cippo in onore dei caduti sul lavoro. La cerimonia è stata fortemente voluta dall’ANMIL,  l’associazione che raggruppa  i famigliari dei caduti sul lavoro e  gli stessi mutilati ed invalidi. La realizzazione di questo cippo, è stata realizzata dal comune di Statte, tramite la determinazione del consigliere Ivan Orlando incaricato di seguire l'intero iter della piccola ma suggestiva opera. 

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Foto Leo DelG
Una brillante signora ha moderato la cerimonia e gli interventi,  dello stesso Orlando, del presidente Anmil provinciale Emidio De Andri , dell’ex senatore Giovanni Battafarano,  e dello stesso sindaco Angelo Miccoli e, dopo la benedizione di Don Ciro Savino, ha salutato e ringraziato i presenti dichiarando chiusa la cerimonia.

Come di consueto avvertiamo che, l’essenziale della pagina finisce qui. Chi intendesse “proseguire” per conoscere i dettagli della cerimonia o scorrere altre foto o accedere al link del filmato della stessa può “proseguire”,  gli altri possono  “fermarsi  qui”. (E come si usa in fb: ahahaha !!).


Foto: I presenti.

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Foto Leo DelG

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Foto Leo DelG

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Foto Leo DelG

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Foto Leo DelG

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Foto Leo DelG
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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Quattro stattesi  conosciutissimi (che non hanno bisogno di presentazione) e, al centro, il nuovo parroco del S.Rosario, Don Ciro Savino, che gli stattesi hanno immediatamente imparato a stimare per la sua amabilità. Foto Giovanna Soldatini.

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Il socio dell'ANMIL che ha declamato una struggente poesia.
Prima dell'inizio della cerimonia, un consigliere dell’ANMIL, ha declamato una struggente poesia  da lui composta, come omaggio ai caduti sul lavoro: “Anime libere” (riportata nel filmato).






Subito dopo è intervenuto il consigliere Ivan Orlando, che ha seguito con tenacia l’iter di questo avvenimento e che ha introdotto di fatto questa cerimonia. Ivan Orlando: "Buongiorno e grazie a tutti coloro che in questo sabato hanno deciso di essere qui con noi. (Ivan Orlando). L’alto valore simbolico di questa giornata va assolutamente sottolineato ed è per questo che ho voluto introdurre i lavori di questa cerimonia con alcune parole che danno il senso pieno, di questo evento, che come Ente comunale abbiamo voluto condividere con l’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro)."

"Perché il cippo che oggi inauguriamo non è un monumento funebre - ha continuato Orlando - è piuttosto un monito alla memoria collettiva che porta i nomi di persone come il nostro Francesco D’Andria, operaio ENI di Statte, di Vittorio D’Alessandro e  Claudio Marsella operai ILVA come me, di Francesco Zaccaria unito a questa terra dal terribile evento comune del Tornado di due anni fa, e di tanti altri dimenticati figli della nostra comunità che sulla loro pelle hanno costruito anche l’importante bagaglio di leggi e norme, mai fin troppo attuate, e che oggi costituiscono il punto di riferimento delle leggi sulla sicurezza del nostro paese. 

"A questi uomini - ha concluso Orlando - dobbiamo molto e a loro, oggi Statte si inchina per un "grazie" pubblico e sentito, che speriamo la comunità saprà serbare e custodire nel rispetto e nel decoro che merita".

Ha quindi preso la parola Emidio De Andri:


Emidio De Andri  Presidente Anmil di Taranto ha ringraziato il sindaco ed il consigliere Ivan Orlando per l’impegno profuso nella realizzazione del “Cippo” in memoria dei nostri caduti sul lavoro. “Ho avuto diversi incontri col sindaco e con lo stesso Orlando, un grande ringraziamento a loro che ci hanno spianato la strada costellata da tanti ostacoli burocratici. E’ stato possibile, così realizzare questa opera  tanto attesa dai soci di Statte ed in particolar modo dai familiari dei caduti. Ringrazio ancora il sindaco ed il consigliere Orlando: Grazie di cuore.

Giovanni  Battafarano:[abstract] "Ricordo ancora con affetto gli anni del mio insegnamento a Statte, quando era ancora una circoscrizione e vedo  ora, come è cresciuta.  
Tornando a questo “Cippo” mi vengono in mente due riflessioni: questi tipi di cippi o monumenti hanno una duplice funzione, una è quella del doveroso ricordo per chi ha perso la vita sul lavoro, perché non si dovrebbe MAI  morire per il lavoro, l’altra funzione deve essere di monito ed di insegnamento per il futuro, perché noi abbiamo delle buone leggi  ma occorre saperle applicare.  
In particolare, occorre inculcare nei  ragazzi già dalle scuole superiori che sono i futuri lavoratori, che lavorare osservando tutte le misure di sicurezza, è un dovere verso sé stessi, ma  soprattutto verso gli altri. 


Angelo Miccoli [ Abstract]."Devo congratularmi con l’impegno profuso dal consigliere Orlando, che ha seguito costantemente l’iter della realizzazione di questa piccola ma significativa opera, per ricordare i caduti sul lavoro.
Questa amministrazione ha seguito sin dall’inizio col presidente
Monopoli la prima impostazione di questa  opera e successivamente col presidente De Andri, a riprova dell’importanza data dalla stessa amministrazione, ai problemi degli infortuni sul lavoro. Questo cippo deve ricordare a noi ma, soprattutto alle generazioni future, quanto sia importante la sicurezza nel mondo del lavoro: Dobbiamo essere portatori di esempio verso le nuove generazioni [omissis]



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Foto Leo DelG


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Foto Leo DelG

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Leo DelG

 Foto: La benedizione.

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Foto Leo DelG

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Foto Giovanna Soldatini
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Foto Giovanna Soldatini
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Don Ciro Savino (Foto Leo DelG)

Don Ciro Savino durante la benedizione del "cippo" ha voluto dire alcune semplici ma significative parole riguardante la dignità del lavoro e la sua sicurezza:

Gesù  ha dato  dignità al lavoro; quindi, il vero scandalo dei nostri giorni, consiste proprio quando questo lavoro  viene svolto in condizioni di sfruttamento, senza il riconoscimento dei giusti diritti e, soprattutto, senza le necessarie condizioni di sicurezza"

Parole che non hanno bisogno di ulteriori commenti.








Riportiamo ancora una volta il link del breve video della cerimonia (La foto di "copertina" del video è di Giovanna Soldatini)




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Un anno insieme di "Sei di Statte se" Foto Video documento.


“Un anno insieme” del gruppo  “Sei di Statte se” Foto Video documento.

Working in progress (insomma pagina non pronta, occorre mettere le foto. Se ho tempo la pagina sarà pronta un tardissima serata).

Ecco il Video delle "Karaokate" della serata (La foto di copertina è di Tina Bruno)



Giorno 23 Gennaio si è “celebrata”,  la festa del 1° anniversario del gruppo stattese “Sei di Statte se” che, a differenza di tanti altri gruppi quasi omonimi che tendono a “languire”, questo "gruppo", acquista sempre più consenso e prestigio, in Statte ed altrove, proprio per una peculiarità che lo distingue: Ovvero, è un gruppo che assieme all’amicizia “virtuale in fb” unisce quella “reale”.

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Finora non avevo messo "didascalie a nessuna foto" ma l'espressione un po' perplessa di questo ragazzo mi ha lasciato incuriosito ed allora ho pensato: Mica si poteva stare più allegri di così, avendo davanti soltanto un piatto VUOTO !! 

Per i “non stattesi”, dobbiamo ricordare ancora una volta, la “genesi del gruppo”. (Valentina, dice: "nato per caso").

Anche. a Statte (come hanno fatto volenterosi cittadini in altre località), esattamente un anno fa, Valentina Semeraro, fondò, un gruppo virtuale “alloggiato su facebook” denominato “Tu sei di Statte se ..”, come tanti gruppi nati in ogni parte d’Italia. 

L’intenzione era, di raggruppare, cittadini ed amanti del nostro territorio e delle nostre tradizioni, dove poter scambiare opinioni, saluti, simpatie ed amicizie virtuali, come in tanti gruppi analoghi.

Come è risaputo, quasi sempre, la reciproca “amicizia” tra i componenti di questi gruppi, si limita però, ad essere coltivata soltanto tramite PC; ed anche a Statte, le previsioni lasciavano prevedere che le cose andassero come in altri posti ma .. ma .. a Statte, c’era una variante, rappresentata proprio dalla stessa creatrice e ideatrice del “gruppo”.

Come abbiamo detto altre volte, Valentina Semeraro,è un “personaggio raro nel suo genere”, per lei, le amicizie hanno senso solo, se siano essenzialmente reali. Quindi, i primi "atti": Stimolo alle "amicizie reali", incremento degli iscritti, “Caffè di gruppo, Grande Festa del giugno 2014, un “Happy” che  penso, possa definirsi, tra i migliori del suo genere, realizzato da tutto il gruppo e da Valentina SemeraroPiero Fedele,Roberto Miccoli,Giancarlo Pappone

Ed ora .. ecco, una divertente serata alla “Pizzeria Imperiale” dopo appunto un anno dalla “nascita” del gruppo stesso.

Foto: "Gli animatori"


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Angelo Villani: spiritoso declamatore di una divertente poesia di Gino Del Giudice


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Gino Del Giudice ha declamato due divertenti poesie, una delle quali aveva come riferimento "costante" la "grande Valentina" che vediamo qui in una bella espressione e sopratutto (quello a cui tiene molto) CON GLI OCCHI APERTI.

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Di Angelo Villani, abbiamo detto. In questa "serata", Aldo Roberti, Marika Albano e Tina Bruno, hanno dato un contributo determinante. 


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Paolo Cervellera uno dei grandi protagonisti della serata. Notevoli anche le sue doti vocali.

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La bella Tina Bruno, bella voce e apporto determinante nello svolgimento della "serata" insieme a Marika Albano.

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A destra la bella Marika Albano. Lei e Tina Bruno hanno contribuito a fare della serata UNA GRANDE SERATA

In questa pagina ne proponiamo una documentazione fotografica  (ovviamente con tutti i limiti di qualità, dovuti ad un insufficiente flash) e da un documentovideo delle “karaokate”  della serata e di un accenno alle divertenti poesie del “germano”Gino Del Giudice.  Anche il documento video ha i suoi limiti nella “media qualità” dovuta alla insufficiente illuminazione dell’ambiente. Tanto, è bene dare la colpa alle condizioni idi luce, invece che “affibbiarla” a chi, questo video l’ha “girato” (che sarebbe chi vi scrive ahahah).


Concludo con un doveroso ringraziamento a chi ha reso possibile e divertente, questa serata: Valentina Semeraro, Aldo Roberti, Marika Albano e Tina Bruno: persone fantastiche. Un plauso va a tutti i presenti e a tutti quelli che si sono cimentati nel Karaoke (compreso il piccolo - grande Loris).

Un grazie a Paolo Cervellerasempre ottimo conduttore e ottimo "gestore degli eventi" , a tutti i presenti, ai protagonisti “karaokisti”, al piccolo grande Loris, a Gino Del Giudice con le sue divertenti poesie, una delle quali declamata con spirito, da Angelo Villani.

Concludiamo con un grosso saluto a chi DOVEVA essere tra noi ma a cui, non  è stato possibile farlo per varie ragioni. Uno per tutti Ottavio Spezzacatena il vulcanico amico di tutti a cui facciamo un grosso “in bocca al lupo”.

I link del gruppo "Sei di Statte se"

Ecco il Video delle "Karaokate" della serata.  (La foto di copertina è di Tina Bruno)

Video By Leo DelG e foto di Tina Bruno


Ed ora il famoso "Happy" from Statte


 Video elaborato e montato da Giancarlo Pappone e realizzato da Giancarlo Pappone e realizzato da Valentina Semeraro, Piero Fedele, Roberto Miccoli, Aldo Roberti ed altri del gruppo.

Ed ecco il link alla pagina foto documento della "Grande festa" del gruppo del 8 giugno 2014. Per accedere, cliccare QUI.

Ed ecco il link alla pagina che riporta gli interventi di Valentina Semeraro e Roberto Miccoli in una trasmissione TBM derl 17 aprile del 2014 e che rappresenta uno dei primi "documenti pubblici" del gruppo. Per accedere, cliccare QUI

Ed ecco il link alla pagina foto documento di uno dei tanti "Caffè" settimanali dello scorso anno. Per accedere, cliccare QUI 

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Per le pagine dedicate a "Sei di Statte se.. " cliccare QUI 
(Quest'ultimo link è ancora da risistemare)

Il Presepe delle Grotte 2014-2015. Con foto, testo e video.


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Presepe delle Grotte (particolare): Foto Emanuele Luccarelli

Il Presepe delle Grotte 2014-2015. Con foto, testo e video.

Quest’anno, i maestri presepisti stattesi, appartenenti all’Associazione "Vivere Betlemme" hanno dato vita a degli autentici capolavori. 
Capisco, che questo modo di esprimerci, potrebbe apparire ripetitivo e convenzionale ma non è così. Questi ragazzi (la maggior parte giovane ma, con qualche “fuori quota”), quest’anno hanno dato il meglio.


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I "Presepisti dell'associazione": Pino Damasi, Filippo Provenzano, Mimino Marzii, Fabio Modeo, Piero Cecere, Domenico Rossano, Sergio Moscagiuri, Emanuele Luccarelli, Padre Luca Mignogna

Così, tanto il maestro Mimino Marzii (e i suoi collaboratori), nell’Arci)  che i maestri Domenico Rossano e Fabio Modeo e gli altri presepisti  nella Grande Grotta, hanno realizzato degli autentici capolavori.

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Foto Emanuele Luccarelli
La fama di questi presepi si è propagata in tutta la regione e, quest’anno, oltre ai tanti visitatori locali si sono aggiunti una quantità impressionante di quelli provenienti dall’intera regione, tanto che, il “libro dei visitatori”, firmato dai meno distratti di loro ha assunto forma e dimensione di un piccolo “vocabolario”.







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Foto Emanuele Luccarelli
Ed ancora: la grandiosità, l’arte e la suggestione che hanno trasmesso questi presepi, hanno finito per affascinare anche il nostro vescovo Filippo Santoro che, in una visita “fuori dai canoni” ha cantato una bella “pastorale” in dialetto stattese composta dal germanoGino Del Giudice.






Al fine di contribuire al riconoscimento di "Statte città dei presepi artistici", in questa pagina proponiamo una documentazione fotografica, abbastanza corposa con l'aggiunta di due mini video. Gli "scatti" sono dell'estensore di questa pagina ma anche della validissima Giovanna Soldatini e del "new entry"Emanuele Luccarelli. 
Per non disorientare il lettore,  le stesse foto e i link ai filmati, verranno proposti in una appendice verso la "fine pagina", in modo da "non disturbare" il breve resoconto" dell'inaugurazione e della visita del vescovo. 

Dell'inaugurazione, oltre alle foto, come si è dettoproporremo un link ad uno “slide show” di foto stesse; mentre per la visita (del vescovo) oltre alle foto, proporremo il link ad un piccolo video che, ancorché non eccezionale per le cattive condizioni “di ripresa”, è molto "originale", perché appunto mostra, lo stesso vescovo che, oltre alle belle “riflessioni” che gli sono usuali, ha dato un “saggio” della sua presenza di spirito (cantando in stattese con gli astanti, una pastorale di Gino Del Giudice).

Per i più impazienti che "non hanno tempo", la notizia termina qui e, possono "limitarsi"a dare un'occhiata ai link seguenti.

 Link allo "Slide show" dell'inaugurazione del presepe delle Grotte.



Slide Show (filmato di foto con musica)

Link al video della visita del Vescovo Filippo Santoro al Presepe delle Grotte Natale 2014 -2015 (che ha cantato anche in dialetto stattese).


Video della visita del Vescovo
Appendice 1: 

La serata dell’Inaugurazione:

Una folla straripante sostava nel piccolo largo antistante l'ingresso della grotta; dove si è esibito il coro Gospel di Taranto. Erano presenti Padre Luca dei Padri Somaschi e tutti i "protagonisti presepisti" oltre a diversi rappresentanti dell'amministrazione comunale, compreso il sindaco Miccoli. 





Moscagiuri (presidente dell'Associazione Vivere Betlemme, dei presepisti stattesi): "Noi dell’associazione Viviamo betlemme, ci divertiamo a fare i presepi; la nostra attività va avanti tutto l’anno, anche se siamo “visibili” soltanto in questi giorni.  La nostra soddisfazione è, “leggere" nei visi della gente  la meraviglia per le nostre opere. 

Il “forte” della nostra associazione, - ha continuato Moscagiuri - sono le tre  “punte di diamante” note, non solo a livello regionale e nazionale ma anche all’estero.  Naturalmente parliamo dei maestri presepisti: del decano Domenico Rossano, di Fabio Modeo e di Mimino Marzii. Approfitto anche della presenza dell’assessore regionale Laddomada, del sindaco Angelo Miccoli e dell’assessore Armando Grassi, affinché si  favoriscano gli atti necessari, per  ufficializzare Statte, come la "Città dei Presepi Artistici". 

Dico ufficializzare, - conclude Moscagiuri - perché "Città dei Presepi artistici", nei fatti lo è già da tempo ma, questa  ufficializzazione credo, possa  potenziare ancora di più, la nostra visibilità.

Angelo Miccoli (sindaco di Statte).  "L’associazione degli artisti presepisti Vivere Betlemme è una vera chicca di questa nostra comunità. 
Questa associazione e  tutte le altre, stanno facendo fare un salto di qualità alla comunità stattese". 
Possiamo orgogliosamente dire - ha continuato Miccoli  - che, anche per loro merito, questo paese è più avanti di tanti altri, in attività, volte a favorire la socializzazione, la cultura e le iniziative a carattere solidale. 
Io sono orgoglioso di questo e dell’apporto che danno queste associazioni, senza le quali non si otterrebbero questi risultati.


Armando Grassi (Assessore alla cultura). "Noi già da settembre, abbiamo iniziato le riunioni con le associazioni della consulta, ed in special modo con “Vivere Betlemme”, che ci ha presentato un progetto bellissimo a cui abbiamo contribuito, spianando le tante difficoltà anche burocratiche presentatesi nel corso della realizzazione. Ed ecco qui: una eccezionale opera d’arte frutto di un lavoro di squadra durato mesi".

"Tutte le associazione della consulta - ha continuato Grassi - hanno fatto un lavoro straordinario. Noi, come amministrazione, abbiamo fatto un lavoro “gomito a gomito” con loro, specialmente con i maestri presepisti,  compreso ovviamente Mimino Marzii, che è al suo 19° anno di presepe.
Credo che questa sia una fase storica in cui Statte sta dimostrando di essere in grado di realizzare progetti di alto livello. La settimana prossima avremo in regione un incontro con l’assessore di riferimento affinché Statte venga riconosciuta coma “La città dei presi artistici”. 

"A questo scopo, - ha concluso Grassi - fotografi, immagini e servizi televisivi devono contribuire a realizzare questo obiettivo. Infine ricordo che ci aspettano tante altre manifestazioni. ...  Concludo con un pensiero, rivolto  ai nostri concittadini in difficoltà, specie quelli che lottano a causa di malattie. Un pensiero particolare, in queste feste va a loro".

Appendice 2

La visita del Vescovo.

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Foto Emanuele Luccarelli
Il vescovo è stato accolto da Padre Luca dei Padri Somaschi assistente spirituale di Vivere Betlemme, dal sindaco Angelo Miccoli, dall’assessore alla cultura Armando Grassie, dal “padrone di casa” Sergio Moscagiuri. 

Lo stesso  Moscagiuri, dopo aver descritto le caratteristiche di questo insolito e grandioso presepe “diorama – panoramico”, si è soffermato a descrivere le origini e le caratteristiche della Grotta che lo ospita:


"Questo luogo è inserito nella “culla di Statte”, dove Statte si è formata. Qui abitavano i contadini, che lavoravano per la famiglia dei baroni Blasi. I nostri avi, hanno scavato a mano queste grotte con i picconi. Col tempo quasi tutte le grotte hanno continuato ad essere abitazioni di tanti nostri concittadini, ma tante di esse sono state abbandonate ed è proprio in questa “culla di Statte", che abbiamo scelto di realizzare questo presepe.

Dopo il saluto al Vescovo del sindaco Miccoli  e dell’assessore Grassi, vi è stato, un originale  “fuori programma”, che ha allietato la “visita”:  Il Vescovo insieme a Gino Del Giudice e ai presenti,  ha cantato una divertente “pastorale in stattese”, composta dallo stesso Gino.

Il vescovo, ha poi continuato - "La fonte della gioia, è il Signore che è venuto insieme a noi. E' Lui è il più grande di tutti, il vescovo e gli altri sono soltanto suoi servitori". 

Appendice 3 L'album di foto dei presepe delle Grotte.


Il presepe della grande grotta

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 Foto Leo DelG

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 Foto Leo DelG

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 Foto Leo DelG

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 Foto Leo DelG

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 Foto Emanuele Luccarelli
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 Foto Emanuele Luccarelli

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 Foto Emanuele Luccarelli

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 Foto Emanuele Luccarelli

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 Foto Emanuele Luccarelli
Gli altri presepi nelle altre grotte





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Presepe di Anna Maria De Vittorio ( Foto Leo DelG)

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Presepe di Anna Maria De Vittorio ( Foto Leo DelG)

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Foto Emnuele Luccarelli


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Foto Emnuele Luccarelli

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Foto Emanuele Luccarelli

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Foto Emanuele Luccarelli

















Ancora un'avvertenza: chi è impaziente, si fermi qui. Si è ritenuto opportuno "allungare" la documentazione, per  contribuire a fare della nostra cittadina: "Statte Città dei Presepi Artistici".

Appendice 4 : "Inaugurazione presepe delle Grotte"(Qualche minuto, prima dell'inaugurazione")



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Il Coro Gospel  "Due Mari" nel piazzale antistante la Grotta, prima dell'inaugurazione (Foto Leonardo Del Giudice)

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La folla "in attesa" (Foto Leonardo Del Giudice)

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Foto Leonardo Del Giudice


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Interventi sul piazzale antistante la Grotta, qualche minuto prima dell'inaugurazione. Foto Leonardo Del Giudice

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Interventi sul piazzale antistante la Grotta, qualche minuto prima dell'inaugurazione: Il sindaco Angelo Miccoli. Foto Leonardo Del Giudice

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Interventi sul piazzale antistante la Grotta, qualche minuto prima dell'inaugurazione: l'assessore Armando Grassi. Foto Leonardo Del Giudice
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L'assessore regionale Laddomada e il sindaco Angelo Miccoli  (Foto Soldatini)


Appendice 5 : "Inaugurazione presepe delle Grotte" (Le foto "durante" l'inaugurazione).


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Taglio del nastro da parte della più piccola socia di Vivere Betlemme, nipotina del presepista Filippo Provenzano, Serena Axo. Foto Leonardo Del Giudice

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Taglio del nastro da parte della più piccola socia di Vivere Betlemme, nipotina del presepista Filippo Provenzano, Serena Axo. Foto  Giovanna Soldatini.

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Padre Luca si accinge a Benedire il Presepe (Foto Leonardo Del Giudice)

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Padre Luca si accinge a Benedire il Presepe (Foto Leonardo Del Giudice)

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Padre Luca Benedice il Presepe (Foto Giovanna Soldatini)


Appendice 6 : "Inaugurazione presepe delle Grotte" (I visitatori e  il "Grande Presepe della Grotta").



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Don Giovanni Agrusta (S.Cuore), Mimmo Gentile, e Padre Luca (Foto Leo DelG)

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Alma Belkor e, a sinistra un suo bel quadro (Foto Leo DelG)



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Foto Emanuele Luccarelli

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A sinistra un'opera di Alma Belkor. Foto Leo DelG

Appendice7: la processione notturna dalle parrocchie alla Grotta, per la deposizione del Bambinello.






Appendice 8: La visita del Vescovo Filippo Santoro



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Foto Leo DelG














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Foto Emanuele Luccarelli 

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Foto Emanuele Luccarelli

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Foto Emanuele Luccarelli

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Foto Emanuele Luccarelli


Vorrei "concludere" con una riflessione del Vescovo Filippo Santoro a conclusione della sua visita ai "Presepi delle Grotte".

"Questi bei lavori sono apprezzabili - 
ha concluso il Vescovo - perché hanno al centro la rappresentazione della Nascita del Bambino Gesù e questa è una cosa bellissima, perché in tanti altri segni del Natale: (alberi di Natale, panettoni etc), sembra che il Bambino sia scomparso e -  conclude con enfasi Santoro - : Qui c’è il Bambino che è il figlio di Dio.

Riproponiamo un link ad un piccolo filmato sulla visita del vescovo Santoro ai presepi:



Ed un altro link ad uno slide Show di foto dell'inaugurazione del presepe delle grotte.



Appendice Finale.
Una nota del presidente di Vivere Betlemme a conclusione dell'evento "Presepi nelle Grotte"
La "pagina" doveva finire qui, ma in questi giorni, ho letto una nota del presidente di "Vivere Betlemme", l'ho ritenuta così ricca di buon senso e così ben articolata che ho ritenuto di doverla "incorporare" in questa pagina - documento, anche a dimostrazione della loro modestia ma anche della loro determinazione e nella "voglia" di crescere. Hanno ritenuto di dover ringraziare tutti quelli che hanno contribuito al loro successo, quasi "dimenticando" che tutti noi dovremmo essere grati a loro per quello che hanno fatto per Statte. Ed ecco la nota di "Vivere Betlemme".

“Presepi nelle grotte” seconda edizione è giunta al termine oramai da 20 giorni!!
Per tutti, ma non per noi, infatti solo domenica scorsa abbiamo effettuato il trasporto in deposito del presepe situato nella prima grotta. E’ stata una faticaccia ed un’alta ci attende questo fine settimana che ci vedrà impegnati nel “rientro a casa” del presepe che abbiamo esposto a Taranto vecchia nell’ambito della mostra “Natale nell’Isola che vorrei” (per intenderci si tratta del presepe di 20 mq. che l’anno scorso è stato esposto a Statte.) 
E’ tempo di bilanci quindi, ed anche quest’anno devo dire con grande soddisfazione che la riuscita della mostra ha superato ogni nostra più rosea aspettativa. Abbiamo più che raddoppiato il numero di visitatori rispetto al Natale 2013 ma soprattutto sono aumentate a dismisura le persone che sono venute a trovarci da altri comuni, sia quelli limitrofi che alcuni molto distanti. Un Pullman di Bitonto, 4 di Monteroni e 2 di Brindisi hanno cercato e trovato parcheggio tra le strade della nostra cittadina, tutti hanno detto che il nostro centro storico è bello ma soprattutto tutti hanno detto che torneranno a trovarci il prossimo Natale. Due sono le visite che più delle altre, e nessuno ce ne voglia, sono quelle che ci hanno gratificato e sono quella ufficiale di S.E. Monsignor Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e quella privata di S.E. Monsignor Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani.
Blu star è venuta a trovarci, studio 100 oltre a filmare la mostra ci ha invitati in una trasmissione in Studio, Telenorba ha fatto un servizio sui Presepi di Statte.
Tutto ciò è il frutto di 4 mesi di duro lavoro ed evidentemente abbiamo lavorato bene, ma non siamo i soli. Doveroso è il ringraziamento ai presepisti ma anche e soprattutto alle loro famiglie che hanno tollerato le prolungate assenze. Grazie ai proprietari dei locali che hanno concesso in comodato d’uso gratuito i locali che hanno ospitato la mostra ed i proprietari del locale nel quale abbiamo realizzato il grande presepio e quindi a Michele Genga, alla famiglia Magazzino, ad Adriano Carrieri alla famiglia Barulli, a Giuseppe D’onghia, all’ARCI ed a Maria Cristofaro. 
Grazie alle associazioni “Gli Emiliani Statte” e “AGESCI Statte 2 San Girolamo” che si sono prese l’onere, e con grande sacrificio, di vigilare per tutto il periodo della mostra uno dei locali allestiti, la stessa cosa ha fatto Angelo Barulli. Grazie ai Sacerdoti delle Chiese Parrocchiali che hanno consentito la processione comune, anticipando le messe della notte del 24 dicembre. Un ennesimo ulteriore ringraziamento rivolgo alla famiglia Barulli poiché nelle mattinate che hanno visto popolare il nostro centro storico con tutti i bambini della scuola Giovanni XXIII°, ha allestito un graditissimo punto di ristoro per i bimbi stessi e le maestre che li accompagnavano. 
Grazie a tutte le associazioni che hanno lavorato al nostro fianco e mi riferisco all’ARCI, agli Emiliani Statte, al Circolo Controluce, alla banda di Statte, alla Pro Loco la cui presidente in un momento di affanno ci ha perfino aiutato ad allestire i locali della mostra. Grazie ad Aldo, Marika, Giovanni e Mary (tutti sapete chi sono). Grazie a Scalina e Franca per averci coccolato con le pettole i dolcetti fatti in casa ed i caffè.
Grazie a tutti i residenti del quartiere “Grotte” per la pazienza che hanno avuto nel sopportare i disagi che possiamo aver arrecato in particolare nel giorno dell’inaugurazione quando le strade sono rimaste chiuse per allestire i mercatini. Quanta gente la sera dei mercatini in via delle Grotte e via Falanto. CHE SPETTACOLO!!!! 
Che dire poi di tutti coloro che ci hanno messo a disposizione gratuita i propri mezzi di trasporto, Cirgom, Calabretti (Spazio Casa), Michele Pulito, Mimmo Ettorre; grazie a loro abbiamo trasportato i moduli del grande presepe ed i presepi degli amici di Massafra Ginosa e Bernalda. 
Grazie all’Amministrazione del Comune di Statte che, nella persona di Armando Grassi assessore alla cultura, ci ha delegato, tramite la Consulta delle Associazioni, ad organizzare la seconda edizione dei “Presepi nelle grotte”. Grazie alla Regione Puglia Area Politiche per lo Sviluppo Rurale che ha creduto in noi concedendoci il patrocinio per la mostra. Grazie a tutti coloro che hanno documentato e commentato ogni momento importante della mostra e sto pensando a Martino Marzella, Giovanna Soldatini e Leonardo Del Giudice che da sempre ci dedica ampio spazio all’interno del suo ormai visitatissimo ed imprescindibile Blog “Statte ambiente e territorio”. Grazie a Claudio Giuffrida per le spettacolari riprese del grande panorama/diorama che a breve posterò. Insomma grazie a Statte ed a tutti gli stattesi che con la folta e calorosa partecipazione ci hanno dato nuova linfa vitale facendoci dimenticare la stanchezza e caricandoci di energie per la programmazione della terza edizione de i “presepi nelle grotte”. 
La programmazione delle attività di Vivere Betlemme per l’anno 2015 infatti sono già iniziate e presto verranno comunicate all’Assemblea dei soci che verrà convocata nei prossimi giorni.

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Neve a Statte. Foto documento con mie e vostre foto della nevicata della notte tra il 30 e 31 Dicembre 2014.

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Chi può aver scattato questa foto sulla neve, con la scritta "Statte"?? Sì sì, proprio lei !! (Foto di Valentina Semeraro)

Neve a Statte. Foto documento con mie e vostre foto della nevicata della notte tra il 30 e 31 Dicembre 2014.



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I vasi con (quelli che erano i) fiori, Foto Leo DelG

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La neve sconfiggerà il "pungiglione rosso" ?? Foto Leo DelG

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Parte nord di Corso Vittorio Emanuele. Foto Leo DelG
Lo so, non sono questi i “documenti importanti” che si dovrebbero archiviare in un blog, ma la neve che, fino agli anni ’60 del secolo scorso, a Statte, era un fatto “usuale”,  ora è diventata una “rarità” e, come tutte le cose “rare” merita di essere documenta.
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Gruppo di famiglia con "Luna" (Foto Leo DelG)

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Foto Leo DelG

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La più "sportiva"è la "madre" !!! (senza copricapo) Foto Leo DelG

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Una "sbandata" fuori programma. Foto Leo DelG
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Una suggestiva vista delle colline delle premurge, Foto Debora Colucci
Per di più, in questa nevicata, qualche singolo “scatto” l’abbiamo fatto in parecchi “navigatori”, a cui avevo anche proposto di postare i rispettivi “lavori” per farne poi una“paginetta”, come la presente ed avete risposto puntualmente,


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Uno "scatto" da "dietro i vetri" di Giovanna Soldatini


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Due belle cugine (quasi) diciottenni. Foto Leo DelG

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Foto Daniela e Barbara Chirico
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Bella foto di Giovanna Soldatini

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Una bella e riuscita foto di Anna Quercia

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Foto Leo DelG

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Questa è una foto  insolita per Statte: "Le Stalattiti di ghiaccio". Foto Spirit Grupp
Non so, come giudicherete questo documento: secondo me, le mie foto, sono “ovvie e scontate”, non così, alcuni  scatti che avete postato, che hanno una originalità davvero sorprendente e sono tutti "carichi di allegria". Guardate la prossima !!


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Foto Anna Quercia


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"Luna" un po' perplessa. Foto Leo DelG
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Foto Antonio Tanzi Ciriello

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La Lama di Belvedere (Foto Barbara Massimo)

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La Lama di Belvedere (Foto Barbara Massimo)
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Il "Piazzale Belvedere" Foto Giuseppina Gigante

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Foto del ponte "vecchio" scattata dal "ponte Cherubini. Foto Gianpaolo Lippolis
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Una suggestiva foto notturna di Giuseppe Fischetti

La nostra amica e collaboratrice di sempre Giovanna Soldatini, non ha potuto dare l’apporto che le è solito perché influenzata, ma non ha mancato di “essere presente” presentandoci degli scatti realizzati da “dietro i vetri” che hanno un “intrigante ed insolito punta di vista”.



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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini



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La "Via Boccherini" e in fondo,  incrocio con Corso V.Emanuele. Foto Leo DelG


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Corso V. Emanuele con zoom sul rione S.Girolamo. Foto Leo DelG


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Una bella foto dal drone, di Fiorenzo Ippolito (Aerial Photography): Lo stadio di Statte.

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Un'altra bella foto dal drone, di Fiorenzo Ippolito (Aerial Photography): Zona sud ovest rione S. Girolamo, nei presso dello stadio.
Conclusioni
A differenza delle altre pagine del blog, trattandosi di pagina esclusivamente "fotografica", non vi sarebbero "conclusioni", se non,  rimarcare che la "collaborazione" di altri "naviganti" abbia reso la pagina più interessante. Si ricorda che questa è ancora una pagina "aperta" e, chi si trova nel "cassetto" altre foto della nevicata, può postarmele per rendere più completa la "documentazione". Grazie a tutti gli autori delle foto.  Tutte belle ed interessanti.

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Testo integrale del Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Parlamento nel giorno del giuramento.


La notizia:
Il neo presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  ha giurato davanti alle Camere e ai delegati regionali per poi rivolgere il suo primo messaggio interrotto da 42 lunghi applausi.
Nell'appendice di questa pagina, il testo integrale dello stesso messaggio, (con una sommaria ed arbitraria notazione in azzurro  dei temi trattati).

Ovviamente, chi scrive non potrebbe permettersi alcun giudizio nel merito, di questo messaggio del neo Capo dello Stato, può soltanto riportare, le sensazioni del semplice cittadino della strada. Ebbene: il presidente ha posto in più punti, grande attenzione nei riguardi dei cittadini più disagiati, denunciando anche i soprusi della  Pubblica Amministrazione nei loro riguardi (ma questo, in modo molto implicito) toccando altresì, tutti i temi nazionali ed internazionali sul tappeto. Ha anche promesso di essere un arbitro imparziale, chiedendo anche ai "giocatori in campo" di favorirlo in questo arbitraggio.


Grande rilievo nel discorso, lo hanno avuto "le difficoltà e le speranze degli italiani", come aveva anticipato il giorno della sua elezione; ha affrontato molti altri temi, come il terribile e nuovo terrorismo a sfondo islamista, la mafia, la evasione delle tasse, la grave recessione economica che ha visto crescere  difficoltà delle classi più "deboli".
Ha condiviso la necessità della realizzazione delle riforme costituzionali e la legge elettorale.  Ha auspicato un nuovo "corso" delle politiche comunitarie, ed ha sfiorato anche il tema drammatico degli immigrati, auspicando implicitamente una qualche possibilità di cittadinanza. Insomma, un discorso a tutto tondo che ha toccato, sia pure nella sua sinteticità (discorso apprezzabile anche per questo), la maggior parte dei temi  sul tappeto."



La notizia finisce qui, Chi intende "dare una guardata" al testo integrale del messaggio presidenziale è pregato di proseguire con la seguente appendice.(Ve lo consiglio, perché il "messaggio" a differenza di altre occasioni simili, non è affatto barboso ed è denso di spunti molto interessanti).

APPENDICE: Il testo integrale del messaggio presidenziale

03 febbraio 2015 ore 10  Montecitorio 
Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Parlamento nel giorno del giuramento.

(Introduzione e saluti)
"Signora Presidente della Camera dei Deputati, Signora Vice Presidente del Senato, Signori Parlamentari e Delegati regionali.
Rivolgo un saluto rispettoso a questa assemblea, ai parlamentari che interpretano la sovranità del nostro popolo e le danno voce e alle Regioni qui rappresentate.

Ringrazio la Presidente Laura Boldrini e la Vice Presidente Valeria Fedeli. Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte al voto.

"Un pensiero deferente ai miei predecessori, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, che hanno svolto la loro funzione con impegno e dedizione esemplari.
A loro va l'affettuosa riconoscenza degli italiani. Al Presidente Napolitano che, in un momento difficile, ha accettato l'onere di un secondo mandato, un ringraziamento particolarmente intenso".

"Rendo omaggio alla Corte Costituzionale organo di alta garanzia a tutela della nostra Carta fondamentale, al Consiglio Superiore della magistratura presidio dell'indipendenza e a tutte le magistrature."

"Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato: La responsabilità di rappresentare l'unità nazionale innanzitutto: l'unità che lega
indissolubilmente i nostri territori, dal Nord al Mezzogiorno, ma anche l'unità costituita dall'insieme delle attese e delle aspirazioni dei nostri  concittadini."

Questa unità, rischia di essere difficile, fragile, lontana. L'impegno di tutti deve essere rivolto a superare le difficoltà degli italiani e a realizzare le  loro speranze."

(Le ferite della crisi: aumento di ingiustizie, povertà, emarginazione, solitudine, ansie disoccupazione)
" La lunga crisi, prolungatasi oltre ogni limite, ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese e ha messo a dura prova la tenuta del suo sistema produttivo.
Ha aumentato le ingiustizie.

Ha generato nuove povertà.
Ha prodotto emarginazione e solitudine.

Le angosce si annidano in tante famiglie per le difficoltà che sottraggono il futuro alle
ragazze e ai ragazzi.
Il lavoro che manca per tanti giovani, specialmente nel Mezzogiorno, la perdita di  occupazione, l'esclusione, le difficoltà che si incontrano nel garantire diritti e servizi  sociali fondamentali.

Sono questi i punti dell'agenda esigente su cui sarà misurata la vicinanza delle istituzioni
al popolo.

Dobbiamo saper scongiurare il rischio che la crisi economica intacchi il rispetto di principi e valori su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Costituzione.

Per uscire dalla crisi, che ha fiaccato in modo grave l'economia nazionale e quella europea, va alimentata l'inversione del ciclo economico, da lungo tempo attesa.

E' indispensabile che al consolidamento finanziario si accompagni una robusta iniziativa di crescita, da articolare innanzitutto a livello europeo.

Nel corso del semestre di Presidenza dell'Unione Europea appena conclusosi, il Governo - cui rivolgo un saluto e un augurio di buon lavoro - ha opportunamente perseguito questa strategia.

Sussiste oggi l'esigenza di confermare il patto costituzionale che mantiene unito il Paese e  che riconosce a tutti i cittadini i diritti fondamentali e pari dignità sociale e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza.

L'urgenza di riforme istituzionali, economiche e sociali deriva dal dovere di dare risposte
efficaci alla nostra comunità, risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte.
Esistono nel nostro Paese energie che attendono soltanto di trovare modo di esprimersi compiutamente".

(Riconoscere i meriti dei giovani,  e delle imprese,  ma la P.A. deve essere trasparente  e partecipata dai cittadini)
"Penso ai giovani che coltivano i propri talenti e che vorrebbero vedere riconosciuto il merito.

Penso alle imprese, piccole medie e grandi che, tra rilevanti difficoltà, trovano il coraggio
di continuare a innovare e a competere sui mercati internazionali.

Penso alla Pubblica Amministrazione che possiede competenze di valore ma che deve
declinare i principi costituzionali, adeguandosi alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni.


(Nazione significa ridare speranza, e rinforzare i legami che tengono insieme la società; un pensiero di amicizia alle comunirà straniere)
Non servono generiche esortazioni a guardare al futuro ma piuttosto la tenace
mobilitazione di tutte le risorse della società italiana.

Parlare di unità nazionale significa, allora, ridare al Paese un orizzonte di speranza.
Perché questa speranza non rimanga un'evocazione astratta, occorre ricostruire quei legami  che tengono insieme la società. 

A questa azione sono chiamate tutte le forze vive delle nostre comunità in Patria come  all'estero. Ai connazionali nel mondo va il mio saluto affettuoso.
Un pensiero di amicizia rivolgo alle numerose comunità straniere presenti nel nostro
Paese.

La strada maestra di un Paese unito è quella che indica la nostra Costituzione, quando
sottolinea il ruolo delle formazioni sociali, corollario di una piena partecipazione alla vita pubblica.

La crisi di rappresentanza ha reso deboli o inefficaci gli strumenti tradizionali della
partecipazione, mentre dalla società emergono, con forza, nuove modalità di espressione che hanno già prodotto risultati avvertibili nella politica e nei suoi soggetti.

(Il parlamento non deve essere l'espressione di un "segmento" della società ma deve rappresentare l'intero popolo italiano.)
Questo stesso Parlamento presenta elementi di novità e di cambiamento.
La più alta percentuale di donne e tanti giovani parlamentari. 

Un risultato prezioso chetroppe volte la politica stessa finisce per oscurare dietro polemiche e conflitti.
I giovani parlamentari portano in queste aule le speranze e le attese dei propri coetanei.
Rappresentano anche, con la capacità di critica, e persino di indignazione, la voglia di
cambiare.

 A loro, in particolare, chiedo di dare un contributo positivo al nostro essere davvero
comunità nazionale, non dimenticando mai l'essenza del mandato parlamentare.
 L'idea, cioè, che in queste aule non si è espressione di un segmento della società o di interessi particolari, ma si è rappresentanti dell'intero popolo italiano e, tutti insieme, al
servizio del Paese".

"Tutti sono chiamati ad assumere per intero questa responsabilità".

(Intendere la politica come servizio per il bene di tutti)
"Condizione primaria per riaccostare gli italiani alle istituzioni è intendere la politica come
servizio al bene comune, patrimonio di ognuno e di tutti.
E' necessario ricollegare a esse quei tanti nostri concittadini che le avvertono lontane ed estranee.

La democrazia non è una conquista definitiva ma va inverata continuamente, individuando  le formule più adeguate al mutamento dei tempi.
E' significativo che il mio giuramento sia avvenuto mentre sta per completarsi il percorso di un'ampia e incisiva riforma della seconda parte della Costituzione.

Senza entrare nel merito delle singole soluzioni, che competono al Parlamento, nella sua  sovranità, desidero esprimere l'auspicio che questo percorso sia portato a compimento con l'obiettivo di rendere più adeguata la nostra democrazia".

(Non ricorrere troppo facilmente ai "decreti")
"Riformare la Costituzione per rafforzare il processo democratico.
Vi è anche la necessità di superare la logica della deroga costante alle forme ordinarie del  processo legislativo, bilanciando l'esigenza di governo con il rispetto delle garanzie procedurali di una corretta dialettica parlamentare".

(Il presidente della Repubblica è un arbitro imparziale ma ha la necessità, che i "giocatori" siano "corretti")
"Come è stato più volte sollecitato dal Presidente Napolitano, un'altra priorità è costituita
dall'approvazione di una nuova legge elettorale, tema sul quale è impegnato il Parlamento.
Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del capo dello Stato nel ruolo di un
arbitro, del garante della Costituzione.

E' una immagine efficace.All'arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L'arbitro deve essere - e sarà  - imparziale. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza".

(La garanzia più forte della Costituzione è quella di applicarla e viverla ogni giorno, riconoscendo  diritti  dei malati, e dei più "deboli" e pieni diritti civili a tutti i cittadini, contrastando altresì, l'evasione fiscale)
"Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione
La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione.
Nel viverla giorno per giorno".

"Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro.
Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro."

"Significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale.
Significa amare i nostri tesori ambientali e artistici."

"Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace.
Significa garantire i diritti dei malati.

Significa che ciascuno concorra, con lealtà, alle spese della comunità nazionale.
Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi.

Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni.
Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità.

Significa sostenere la famiglia, risorsa della società.
Significa garantire l'autonomia ed il pluralismo dell'informazione, presidio di democrazia.

Significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono
l'Italia dal nazifascismo.
Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in
quella economica, nella sfera personale e affettiva."

(La mafia e la corruzione sono dei cancri che distruggono speranze, impongono gioghi e sopraffazioni, calpestano diritti.)
"Garantire la Costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità. La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute.
La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile. 

Divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini. Impedisce la corretta esplicazione delle regole del mercato. 
Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti e i capaci.

L'attuale Pontefice, Francesco, che ringrazio per il messaggio di auguri che ha voluto inviarmi, ha usato parole severe contro i corrotti: «Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini»
E' allarmante la diffusione delle mafie, antiche e nuove, anche in aree geografiche storicamente immuni.

Un cancro pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni, calpesta diritti.
Dobbiamo incoraggiare l'azione determinata della magistratura e delle forze dell'ordine
che, spesso a rischio della vita, si battono per contrastare la criminalità organizzata.

Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi.
Penso tra gli altri a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci e una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere."

"Altri rischi minacciano la nostra convivenza".

(Il terrorismo internazionale: La minaccia è molto  vasta. L'attacco è, ai fondamenti di libertà, di democrazia, di tolleranza e di convivenza. Per minacce globali servono risposte globali)
"Un fenomeno così grave non si può combattere rinchiudendosi nel fortino degli Stati
nazionali. 

"Il terrorismo internazionale ha lanciato la sua sfida sanguinosa, seminando lutti e tragedie in ogni parte del mondo e facendo vittime innocenti. 

Siamo inorriditi dalle barbare decapitazioni di ostaggi, dalle guerre e dagli eccidi in Medio Oriente e in Africa, fino ai tragici fatti di Parigi.

Il nostro Paese ha pagato, più volte, in un passato non troppo lontano, il prezzo dell'odio e dell'intolleranza. Voglio ricordare un solo nome: Stefano Taché, rimasto ucciso nel vile
attacco terroristico alla Sinagoga di Roma nell'ottobre del 1982. Aveva solo due anni. Era un nostro bambino, un bambino italiano." 

"La pratica della violenza in nome della religione sembrava un capitolo da tempo chiuso dalla storia.
Va condannato e combattuto chi strumentalizza a fini di dominio il proprio  credo, violando il diritto fondamentale alla libertà religiosa.

 Considerare la sfida terribile del terrorismo fondamentalista nell'ottica dello scontro tra
religioni o tra civiltà sarebbe un grave errore.
La minaccia è molto più profonda e più vasta. L'attacco è ai fondamenti di libertà, di
democrazia, di tolleranza e di convivenza. 

Per minacce globali servono risposte globali.
Un fenomeno così grave non si può combattere rinchiudendosi nel fortino degli Stati
nazionali. I predicatori d'odio e coloro che reclutano assassini utilizzano internet e i mezzi di  comunicazione più sofisticati, che sfuggono, per la loro stessa natura, a una dimensione  territoriale."

"La comunità internazionale deve mettere in campo tutte le sue risorse".

(Auspica che tra le nazioni, vi sia ampia collaborazione nel combattere il terrorismo e nello stesso tempo l'Italia e l'Europa devono rappresentare la frontiera della speranza) 
"Nel salutare il Corpo Diplomatico accreditato presso la Repubblica, esprimo un auspicio di intensa collaborazione anche in questa direzione.

La lotta al terrorismo va condotta con fermezza, intelligenza, capacità di discernimento. Una lotta impegnativa che non può prescindere dalla sicurezza: lo Stato deve assicurare il  diritto dei cittadini a una vita serena e libera dalla paura. 

"Il sentimento della speranza ha caratterizzato l'Europa nel dopoguerra e alla caduta del  muro di Berlino. Speranza di libertà e di ripresa dopo la guerra, speranza di affermazionedi valori di democrazia dopo il 1989.

Nella nuova Europa l'Italia ha trovato l'affermazione della sua sovranità; un approdo sicuro  ma soprattutto un luogo da cui ripartire per vincere le sfide globali. L'Unione Europea  rappresenta oggi, ancora una volta, una frontiera di speranza e la prospettiva di una vera Unione politica va rilanciata, senza indugio.
L'affermazione dei diritti di cittadinanza rappresenta il consolidamento del grande spazio  europeo di libertà, sicurezza e giustizia.

Le guerre, gli attentati, le persecuzioni politiche, etniche e religiose, la miseria e le carestie generano ingenti masse di profughi. Milioni di individui e famiglie in fuga dalle proprie case che cercano salvezza e futuro proprio nell'Europa del diritto e della democrazia. E' questa un'emergenza umanitaria, grave e dolorosa, che deve vedere l'Unione Europea  più attenta, impegnata e solidale".

(Un grazie agli operatori che si adoperano a favore degli immigrati) 
"L'Italia ha fatto e sta facendo bene la sua parte e siamo grati a tutti i nostri operatori, ai vari livelli, per l'impegno generoso con cui fronteggiano questo drammatico esodo. 
A livello internazionale la meritoria e indispensabile azione di mantenimento della pace, che vede impegnati i nostri militari in tante missioni,  deve essere consolidata con un'azione di ricostruzione politica, economica, sociale e culturale, senza la quale ogni
sforzo è destinato a vanificarsi."

(Un grazie alle forze armate ed un auspicio che i due fucilieri di marina possano tornare presto in Patria)
"Alle Forze Armate, sempre più strumento di pace ed elemento essenziale della nostra
politica estera e di sicurezza, rivolgo un sincero ringraziamento, ricordando quanti hanno perduto la loro vita nell'assolvimento del proprio dovere.
Occorre continuare a dispiegare il massimo impegno affinché la delicata vicenda dei due nostri fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trovi al più presto una  conclusione positiva, con il loro definitivo ritorno in Patria.

Desidero rivolgere un pensiero ai civili impegnati, in zone spesso rischiose, nella preziosa opera di cooperazione e di aiuto allo sviluppo.
Di tre italiani, padre Paolo Dall'Oglio, Giovanni Lo Porto e Ignazio Scaravilli non si hanno
notizie in terre difficili e martoriate. 

A loro e ai loro familiari va la solidarietà e la vicinanza di tutto il popolo italiano, insieme all'augurio di fare presto ritorno nelle loro case". 

(Per la nostra gente, la Repubblica è "il volto" che si presenta nella vita di ogni giorno: ospedale, municipio, scuola, tribunale, museo. Gli uffici pubblici e le istituzioni siano lo specchio di tutti gli italiani).
"Onorevoli Parlamentari, Signori Delegati,  per la nostra gente, il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i  giorni: l' ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo.

Mi auguro che negli uffici pubblici e nelle istituzioni possano riflettersi, con fiducia, i volti degli italiani: il volto spensierato dei bambini, quello curioso dei ragazzi.  i volti preoccupati degli anziani soli e in difficoltà il volto di chi soffre, dei malati, e delle loro famiglie, che portano sulle spalle carichi pesanti. Il volto dei giovani che cercano lavoro e quello di chi il lavoro lo ha perduto. 

Il volto di chi ha dovuto chiudere l'impresa a causa della congiuntura economica e quello di chi continua a investire nonostante la crisi.  
Il volto di chi dona con generosità il proprio tempo agli altri.

Il volto di chi non si arrende alla sopraffazione, di chi lotta contro le ingiustizie e quello di chi cerca una via di riscatto. Storie di donne e di uomini, di piccoli e di anziani, con differenti convinzioni politiche, culturali e religiose.
Questi volti e queste storie raccontano di un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. "


(Il presidente conclude così)
Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace.
Viva la Repubblica, viva l'Italia!


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La "mascotte" dei corazzieri, anch'essa presente al "saluto al presidente"



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Capiamo perché, i danneggiati dall’Ilva sono esclusi dal risarcimento.


Capiamo perché, i danneggiati dall’Ilva  sono esclusi dal risarcimento.

Premessa:
Unamico legale e commercialista ha contribuito a rendere più "comprensibili" anche a chi scrive, aspetti della vicenda, a prima vista, assolutamente incredibili". 


Vediamo i fatti:

1) Alcuni giorni fa, si è tenuta nel tribunale di Taranto dinanzi al giudice Vilma Gilli.  l’udienza preliminare del processo penale contro Riva e altri. Il processo è scaturito dall’inchiesta  Ambiente Svenduto.

2) Nella udienza si sono presentati, tra gli altri, anche i legali di Parte Civile  dei danneggiati dall’Ilva in rappresentanza di persone ed enti (che precisiamo in appresso), i quali, nel caso  più che probabile, di condanna degli imputati, si preparavano a chiedere danni per circa 30 miliardi.

3) Nell’udienza, erano presenti anche i legali dell’Ilva. Attenzione, non i legali dei “Riva e compagni”  ma quelli dell’Amministratore straordinario  Pietro Gnudi,  nominato dal governo, dopo che la stessa l’Ilva è stata dichiarata insolvente e sull’orlo del fallimento.

E qui sta l’apparente stranezza: Questi legali, hanno chiesto al giudice che la stessa Ilva, non fosse ammessa, come parte responsabile dei danni civili.  Come logica conseguenza: Se il debitore non è presente, il creditore, in assenza della controparte, non ha la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni subiti. L'intento di Gnudi è chiaro: se l'Ilva, venisse "chiamata a risarcire", ad avere il "peso" di tali risarcimenti, sarebbe, questa "Nuova Ilva" e, di conseguenza lo stesso stato italiano, (dopo la probabile nazionalizzazione).

Il succo della notizia termina qui. Chi intendesse approfondire l’argomento è pregato di proseguire con la successiva “appendice”.

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Pietro Gnudi amministratore straordinario dell'Ilva. 

APPENDICE

(Continuiamo con l’esaminare origini e conseguenze di questa decisione)

4) Il giudice di questa udienza preliminare, Vilma Gilli, ha accettato la tesi, dei legali di Pietro Gnudi estromettendo di fatto il danneggiatore  e, come diretta conseguenza anche i danneggiati. 
(E’ del tutto ovvio che i Riva&C,  dovranno invece, essere  presenti,  come imputati nel processo penale a loro carico).

5) Quale il motivo, di questa apparente strana decisione del giudice?

Presto detto: Alcuni giorni fa, il tribunale di Milano ha dichiarato “Lo stato di insolvenza  dell’Ilva (che è l’anticamera del fallimento) e, in base all’ultimo Decreto Salva Ilva, (settimo della serie),  l’azienda Ilva, è stata sganciata dai Riva e affidarla ad una amministratore strordinario. 

Riva quindi, non è più il “padrone” a cui rivolgersi per le vecchie pendenze ed ecco spiegata la sua estromissione dall’eventuale processo civile  (e di conseguenza anche di chi intendeva trascinare l'Ilva in un giudizio risarcitorio, in caso di condanna.)

6) Sempre come conseguenza di questo decreto 1/2015,  in via di approvazione definitiva, l’attuale Ilva (ora non più dei Riva), non può essere chiamata a risarcire danni pregressi, perché i fondi, in qualsiasi modo reperibili, (fondi e  beni, sequestrati ai Riva, contributi statali in qualunque modo pervenuti) devono essere impiegati per la normale prosecuzione della produzione e, per l’ambientalizzazione dell’azienda, secondo i criteri stabiliti dall’AIA.

7) È utile ricordare, che il suddetto decreto ha reso evanescenti ed inconsistenti  i vincoli dell’Aia, sia allungando e rendendo labili i tempi di realizzazione delle prescrizioni, sia ponendo delle stranissime condizioni.
(Le prescrizioni si intendono realizzate se almeno l’80% delle stesse sono state attuate. Che dire? E se, in quel 20%  non fatte, vi siano le coperture dei parchi minerali che risanamento è?).

8) È utile osservare come,  lo stesso decreto  abbia, nei fatti,  annullato le aspettative di parenti di operai morti, allevatori a cui sono state abbattute greggi di pecore e miticoltori che hanno visto distruggere tonnellate di cozze avvelenate dalla grande industria
Inoltre, gli abitanti del quartiere Tamburi  e Statte, gli stessi operai della fabbrica, il Comune di Taranto  e quello di Statte –  non riceveranno dall’Ilva neppure un centesimo. Ricordiamo, che l’ammontare delle richieste risarcitorie sfiora ii 30 miliardi di euro.

Ed ora?

Le strade da percorre, sono poche e impervie.

1) A condanna degli imputati avvenuta, tutti i condannati, in solido, possono essere portati in giudizio civile, per  rispondere personalmente con i loro patrimoni  nei confronti dei danneggiati.

Ovvero, non risponde l’Ilva come azienda ma rispondono personalmente  i vari Riva, gli altri dirigenti imputati ed anche i responsabili di Enti Pubblici che con il loro comportamento doloso o colposo hanno di fatto aggravato questi danni, (sempreché, dei loro patrimoni personali, sia rimasto qualcosa).

2) Concorrere con tutti gli altri creditori, nel “gran calderone”  di tutti quelli ammessi al fallimento (prossimo e più che probabile) gestito tribunale di Milano, a cui potranno confluire tutte le richieste risarcitorie.

3) Ricorrere alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo, invocando il diritto ad essere risarciti  per i danni subiti, specialmente se questi siano derivati o aggravati da azioni omissive o colposamente permissive come è avvenuto in questi ultimi tempi, con sette decreti per cui il successivo copriva le omissioni del precedente e così via.

4) Infine, vi è almeno un  precedente  giudizio, emesso in via definitiva, proprio nell’ambiente Ilva, secondo cui, quando vi siano responsabilità di due aziende (in quel caso una a proprietà pubblica, Italsider di proprietà di Fintecnica (Stato) , ed una privata, Ilva), la responsabilità risarcitoria ricade in solido su ambedueindipendentemente dal periodo di permanenza del dipendente in ognuno delle due aziende.
Siccome quasi tutti i danni, ricadono, a cavallo delle due proprietà, vi sono discrete possibilità di seguire questa via con successo, ovvero chiamare ai danni, i proprietari pro-tempore dell'Italsider ovvero lo stato italiano.

(Corollario a questo punto 4) A riprova che il cittadino con questi decreti "Salva Ilva" non può mai stare tranquillo, riportimo un "emendamento" al decreto 1/2015, inserito dopo la pubblicazione di questa pagina, che vanifica (o tenta di vanificare) queto "punto 4". Vi è stata una transazione (accordo) tra Fintecna (Finanziaria statale proprietaria della vecchia Italsider) e la "nuova Ilva" secondo cui Fintecna verserà all'Ilva 156 milioni di euro e quest'ultima, in cambio, non potrà esperire alcuna azione risarcitoria per i danni provocati dall'ex Italsider. Che dire? . E' un escamotage vergognoso, tra stato e stato (commissario statale e Fintecna statale). Peccato (per loro) che questa palese "truffa" ai danni dei cittadini potrebbe essere, soggetta alla "scure" della Corte Costituzionale, sempreché il presidente della Repubblica non ravvisasse le condizioni di rimandare lo stesso decreto alle camere prima ancora della firma. Questi scherzano con il dolore della povera gente!!

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Matteo Renzi, ispiratore del decreto DL 1/2015, Contenente più "propositi" che fatti e liquidità. Malgrado gli "emendamenti", questo decreto non sembra contenere elementi, che possano "salvare" l'indotto" e la stessa Ilva.

COROLLARIO 1: L'attuale situazione delle ditte dell'appalto.

Secondo il presidente della confindustria di Taranto, "gli emendamenti al settimo decreto salva Ilva, non salveranno né l’Ilva né l’indotto. Infatti – nonostante le appariscenti promesse, -gli emendamenti non prevedono alcuna iniezione di liquidità
Per questa ragione lo scenario che riguarda "l’indotto Ilva“, è ancora, a dir poco disastroso, le imprese indebitate continuano nella loro lotta contro il tempo, le garanzie per il futuro, di queste imprese ma anche dello stesso stabilimento, sono pari a poco più che zero”.
COROLLARIO 2:  L'attuale situazione ambientale.

1) La situazione ambientale è sempre più allarmante. Sono stati resi noti i dati aggiornati (di qualche giorno), degli studi "Sentieri" che ha, ancora una volta confermato, che i decessi per tumore nell'aria di Taranto (e quindi, anche di Statte), sono di gran lunga superiori alla media regionale. 
Nei bambini e giovanissimi il dato è estremamente allarmante (non riporto le percentuali, perché, per correttezza, si attende che questi dati, vengano "confermati" da altri enti).
L'abbattimento di bovini per avvelenamento da diossina, in allevamenti nei pressi di Massafra ha messo in risalto situazione insostenibile, anche se, in quest'ultimo caso, sembrano concorrere anche gli inceneritori. 


Prima di concludere, riportiamo un "emendamento" di due giorni f
Conclusioni
Sono incerte le prospettive dei risarcimenti ai danneggiati dall'Ilva.
Sono gravi i problemi, anche finanziari, relativi alla stessa azienda ma, ancora più preoccupanti, sono quelli che riguardano l'ambiente e la salute, che investono in modo drammatico la salute dei nostri figli e nipoti. 
Ritorneremo ancora, su questi argomenti.

Per contattare il bloggerdinodelgiudice@tin.it,
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Per andare alle pagine di "Ambiente Lavoro e Sanità" cliccare QUI




Carnevale Stattese 2015: Le foto, mie e vostre con vostri commenti.

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Carnevale stattese 2015. Collage con foto di Angelo Pascucci, Angelo Michele Carulo e Leo DelG
Le foto (mie e vostre) del carnevale di Statte 2015  con alcuni vostri commenti.

A differenza di altre pagine di questo blog, spesso accompagnate da "noiose osservazioni di chi scrive", questa volta cercheremo di far "parlare"principalmente le foto. 
Lo scopo principale, è stato quello di documentare la grande partecipazione della cittadinanza,  ciò che non sempre accade anche in altre manifestazioni più maestose, di altri luoghi. 
Le foto sono state scattate sia da me (certamente non le migliori) che da alcuni di voi. In quest'ultimo gruppo, ve ne sono di molte pregiate o dal lato tecnico o da quello dell'originalità. Un ringraziamento particolare va ad Angelo Pascucci ed Angelo Michele Carulo.  Il numero delle loro  foto insieme all'alta qualità, hanno ravvivato notevolmente questa pagina. 
Un'ultima cosa: in questa pagina è mancato l'apporto della mitica amica e fotografa Giovanna Soldatini, in questi giorni molto impegnata in altri eventi. La salutiamo con affetto. 

Le foto 1: Foto di carri (Le foto senza didascalie sono di Leo DelG)



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Ringrazio quindi, gli autori delle foto stesse. Tanto di amici (personali e di fb), che mi hanno sempre dato la facoltà di fare "razzìa" dei loro scatti come dello stesso Angelo Pascucci, Salvatore Urselli, Giancarlo Pappone e Valentina Semeraro, Antonio Tanzi Ciriello, Angelo Barulli, Angelo Michele Carulo,  Francesco Tagliente, ma ringrazio anche chi conosco solo di nomein fb, come Daniela e Barbara Chirico, e Rosa Pierfelice e di cui, mi sono permesso di utilizzare qualche loro scatto. 



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17 Foto Angelo Pascucci

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18 Foto Angelo Pascucci

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19 Foto Angelo Pascucci

3) Foto di ballerini e gruppi numerosi di figuranti: (Le foto senza didascalie sono di Leo DelG)



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47 Foto Angelo Michele Carulo

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48 Foto Angelo Michele Carulo

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50 Foto Angelo Pascucci

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51 Foto Angelo Pascucci


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52 Foto Angelo Pascucci

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53 Foto Angelo Pascucci

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54 Foto Angelo Pascucci

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55 Foto Angelo Pascucci

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56 Foto Angelo Pascucci

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57 Foto Angelo Pascucci

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58Foto Angelo Pascucci

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59 Foto Angelo Pascucci

Una considerazione sulla "privacy" delle foto va fatta. Ho cercato di NON pubblicare, foto di bambini non accompagnati da adulti, oppure bambini "soli" non in gruppo, oppure di bambini non mascherati. 
Tuttavia se qualche famigliare di bambini,  ritenesse inopportuna la pubblicazione di una o più di queste foto, mi contattasse in privato 
(o tramite messaggio in fb individuando il mio account come Leonardo Dino Del Giudice, oppure con messaggio di posta elettronica il cui indirizzo è indicato in fondo pagina e che qui riporto: dinodelgiudice@tin.it.), mi indicasse, I NUMERI delle foto da cancellare ed io lo farò  immediatamente.

4) Foto di singoli cittadini o piccoli gruppi: (Le foto senza didascalie sono di Leo DelG)
I vostri commenti:

Spirit Grupp. Il carro a cui ho partecipato rappresenta gli antenati (i Flinstones), la scelta di questa ambientazione si racchiude in un 'unica frase "stamme mégghie quànne stàmme pegge" 
Pensandoci é vero, prima non c'era niente, non si aveva nulla ma tutti eravamo ricchi, si viveva sui valori della famiglia,dell'amicizia,del rispetto reciproco. Ora si dà più importanza alle cose materiali che non alle persone.
Le generazioni precedenti hanno lottato per i propri diritti,i nostri diritti, a noi ci vengono tolti insieme alla dignità,prima si era tutti uniti nel bene e nel male, ora ognuno pensa a se stesso e sfrutta la bontà degli altri per sé. Prima ci si accontentava di ciò che si aveva,  ora si vuole sempre di più, non c'è più umiltà. A chi dare la colpa di tutto ció?  Alla Politica? Alla tecnologia? Alla nuova generazione? ...Pensandoci .. la colpa sta nella NON volontà di credere in qualcosa: Riscopriamo questi valori; in fondo ... basta solo volerlo!

(Ancora i vostri commenti)
Nico Galeone. Buonasera a tutti. Volevo dirvi che il clown killer ero io. 
Volevo scusarmi con tutti voi, genitori di bambini piccoli, non era mia intenzione spaventarli, ma semplicemente divertirli. Infatti, ho cercato in tutti i modi di farvi divertire grandi e piccoli e vi ringrazio di avermi assecondato. Posso dirvi che io, mi sono divertivo vedendovi sorridere. Ho provato emozioni e gioie con persone che non conoscevo e con persone che non vedevo da anni da quando ho lasciato il paese ben 12 anni fa... Per questo voglio ringraziarvi tutti in particolare la gente e il paese. Ps: Bellissimo carnevale stattese non lasciatelo mai.....Una medaglia la meritavate voi ma la meritavo anch’io Ahahah !!


4) (Continua) Foto di singoli cittadini o piccoli gruppi: 
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79 Foto Angelo Michele Carulo

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79 Foto Angelo Michele Carulo

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80 Foto Angelo Michele Carulo

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81 Foto Angelo Michele Carulo

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82 Foto Angelo Michele Carulo

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83 Foto Angelo Michele Carulo

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84 Foto Angelo Michele Carulo

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85 Foto Angelo Michele Carulo

(Ancora i vostri commenti)
Angelo Pascucci . Ringrazio Franco e Raffaella Campidoglio, tutto lo staff ed i numerosissimi partecipanti a questo fantastico carro, (il carro di Peter Pan n.d.r), per avermi regalato grandi emozioni sotto il profilo umano con la vostra  grande umiltà, grande sensibilità e grande professionalità. Esperienza unica ed indimenticabile. (n.d.r. È appena il caso di accennare che Angelo Pascucci è l’autore di alcune tra le più belle foto di questa pagina).

(Ancora i vostri commenti)
Emilio Luccarelli
Ricordiamoci  che il carnevale è dedicato ai bambini, ma anche a noi adulti, perché nel nostro intimo ognuno di noi rimane, per fortuna, un po’ bambino e guai se così non fosse. (Io, LeoDelG, concordo perferttamente con te: anche negli ottuagenari c’è qualcosa del bambino) 
Dico questo, perché alcuni adulti hanno fatto di tutto per guastare il bellissimo carnevale Stattese ma, per fortuna era ora tarda e non se n'è accorto nessuno.

4) (Continua) Foto di singoli cittadini o piccoli gruppi: 


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86 Foto Angelo Pascucci

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87 Foto Angelo Pascucci

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88 Foto Angelo Pascucci

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89 Foto Angelo Pascucci

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90 Foto Angelo Pascucci

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91 Foto Angelo Pascucci

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92 Foto Angelo Pascucci

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93 Foto Angelo Pascucci

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94 Foto Angelo Pascucci

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95 Foto Angelo Pascucci

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96 Foto Angelo Pascucci

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97 Foto Angelo Pascucci

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98 Foto Angelo Pascucci

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99 Foto Angelo Pascucci


(Ancora i vostri commenti)
Gianluigi De Rosa. La gioia che ha portato questo carnevale a me come, penso, a tante altre persone penso sia inimmaginabile ... I sorrisi e la gioia negli occhi dei genitori e dei bambini vestiti in modi diversi gli uni dagli altri ha fatto sì che il cuore del paese accendesse una luce così luminosa da riempire il paese di musica luci e tanta gioia ... penso che la cosa davvero importante sia il pensare che questo evento abbia riavvicinato persone che si erano perse e che abbia fatto in modo di far conoscere quelli che fino a ieri erano semplici "conoscenti di vista" ...
L'unione fa la forza e insieme (come penso si sia notato) si può fare tanto. Un grazie lo dedico a tutti quanti per aver riacceso in me la gioia di queste piccole gioie che forse io, come tanti altri, provavamo solo da bambini.
Con affetto, Capitan Giacomo Uncino.

(Ancora i vostri commenti)
Mimmo Bello Silac. Mi è mancato il carro del bermuda pub. Anche se erano presenti come gruppo: come al solito simpaticissimi.

4) (Continua) Foto di singoli cittadini o piccoli gruppi: 

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100 Foto Antonio Tanzi Ciriello

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101 Foto Antonio Tanzi Ciriello

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102 Foto Antonio Tanzi Ciriello

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103 Foto Antonio Tanzi Ciriello
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104 Foto Daniela e Barbara Chirico

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105 Foto Daniela e Barbara Chirico

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106 Foto Daniela e Barbara Chirico

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107 Foto Daniela e Barbara Chirico
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108 In questa foto, due tra i principali organizzatori di questo evento: Gianni Pulito e Giancarlo Pappone, qui insieme al nostro concittadino Francesco Tagliente.
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109 Foto Giancarlo Pappone

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110 Foto Luisa Zenzalari

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111 Foto Rosa Dileo

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112 Foto Rosa Dileo

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113 Foto Rosa Dileo

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114 Foto Rosa Dileo

(Ancora i vostri commenti)
Valentina Semeraro. La festa del Carnevale è andata alla grande, non ci sono dubbi. Quest’anno poi carri e maschere erano davvero tutti belli e divertenti. Insomma: è stato un bellissimo  Carnevale!!!! Una sola cosa vorrei aggiungere: Desidererei che, in futuro, il mitico Tony Marzella, facesse parte dell’organizzazione del Carnevale: Sono sicura che la manifestazione ne guadagnerebbe molto. Chissà, che non ci faccia un pensiero.

4) (Continua) Foto di singoli cittadini o piccoli gruppi: 


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115 Foto Valentina Semeraro. 

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116 Foto Valentina Semeraro

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117 Foto Valentina Semeraro

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118 Foto Valentina Semeraro

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119 Foto Valentina Semeraro

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120 Foto Valentina Semeraro

(Ancora i vostri commenti)
Aldo Roberti:  Magari con Tony Marzella !! Sarei contentissimo di poter collaborare con lui, se ce ne fosse la possibilità. Aggiungo una cosa: Ragà: su fb, le frasi vengono fraintese. Penso che tutti ci siamo divertiti anche se ognuno poi, avrà delle opinioni  discordanti con altri. La bellezza è anche questa!!! Ma tutti siamo contenti di questo evento.

5) Foto della "folla" partecipante al "Carnevale Stattese 2015"


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122 Foto Angelo Michele Carulo
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123 Foto Angelo Pascucci

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124  Foto Angelo Pascucci
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125  Foto Angelo Pascucci
(Ancora i vostri commenti)
Giovanna D'amico: noi eravamo i più pazzi e casinisti di tutti e ci siamo divertiti al massimo forza Simpson contro tutti e tutto. 




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126 Foto Francesco Tagliente


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127 Foto Francesco Tagliente


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128 Foto Francesco Tagliente


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129 Foto Giancarlo Pappone

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130 Foto Giancarlo Pappone



Conclusioni 
 Le foto, dimostrano l'entusiasmo e la bravura dei nostri realizzatori di carri; dimostrano l'entusiasmo e la partecipazione del pubblico; dimostrano l'eleganza e la bellezza delle nostre donne e ragazze; auspichiamo quindi,  che il nostro "Carnevale Stattese" continui ad essere quello che è già:Meno carnevale mastodontico e più carnevale festoso, in grado di coinvolgere l'intera cittadina, a modello, (scusate il paragone) del Carnevale di Venezia. 
Desidero concludere questa pagina, riportando alcune righe di un caro amico personale e di fb: Salvatore Urselli. Non dico niente di  lui, perché qualunque cosa dicessi, sono sicuro che lui, schivo com'è, me lo farebbe rilevare.  A proposito del "Carnevale Stattese 2015" ha postato una sua piccola "considerazione", che qui, voglio condividere con voi: 


Salvatore Urselli: Ogni evento che viene realizzato deve essere sempre apprezzato.
Credo che il più bel premio e la più grande soddisfazione, per chi ha avuto la volontà e la passione di organizzare il "Carnevale" qui a Statte, sia stata il vedere, tutta quella gente che ha preferito, rimanere nel proprio paese a divertirsi tra sorrisi e volti di amici, anziché andare a vedere manifestazioni più rinomate e carri più grandi.
Sicuramente quando vai a vedere il carnevale in altri posti , guardi altri che sono i protagonisti e si divertono. Qui invece siamo noi e i nostri amici e concittadini"i protagonista di questo divertimento".
Allora un GRAZIE a chi, con pazienza e fatica,  ha organizzato tutto; un GRAZIE a chi, con lavoro ,impegno , sacrifici e soldi, ha realizzato i bellissimi carri; un GRAZIE a tutte le FANTASTICHE scuole di ballo che abbiamo a Statte e che hanno dato prova della loro bravura e ai rispettivi insegnanti; un GRAZIE ai Bravi deejay per la bella musica; un GRAZIE a chi ha deciso di partecipare come figurante con i vari carri; un GRAZIE a tutti i concittadini, che hanno preferito divertirsi a guardare il "nostro" CARNEVALE STATTESE.

Punto e.......... partendo da questo punto in futuro.. tutto, se lo vogliamo tutti, si puo' migliorare ............W TUTTI & W STATTE.

Grazie all'amico Salvatore Urselli !!  
Questa pagina, non poteva avere conclusione migliore.
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Per andare alle pagine della "Cronaca stattese" cliccare QUI

Inno degli sportivi stattesi: Statte ha un cuore.




Sabato 7 marzo è stato presentato l’inno degli sportivi stattesi:"Statte ha un cuore".
In questa pagina, il link al video dell'inno, il testo dell'inno stesso, cenni biografici degli autori, gli interventi nella cerimonia della presentazione dell'inno. Le foto sono sia  dell'amica Giovanna Soldatini, sia slides tratti dal video stesso, mentre quelle senza didascalie sono dell'estensore di queste note.

Foto1: Gli autori.



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Due degli autori: Gabriele Andrisani e Filippo Marzii: Foto Giovanna Soldatini 

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Due degli autori: Michele Marzii e Filippo Marzii: Foto Giovanna Soldatini

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I tre autori: Michele Marzii, Gabriele Andrisani e Filippo Marzii: Foto Giovanna Soldatini




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I tre autori, con Daniele Andrisani: Foto Giovanna Soldatini

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I tre autori con la signora Marzii (mamma di Michele): Foto Giovanna Soldatini

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Filippo Marzii: Foto Foto Leo DelG

Hanno presentato l’evento,  gli autori dell’inno stesso Filippo e Michele Marzii eGabriele Andrisani oltre a due dei promotori dell’inno stesso: Gianni Fiore,presidente del’associazione sportiva ASD e Daniele Andrisani delegato allo sport del comune di Statte oltre al sindaco Angelo Miccoli.

Erano presenti anche  rappresentanti di varie società sportive stattesi ed altri rappresentanti dell’amministrazione comunale tra cui,  l’assessore Franco Andrioli, l’assessore Armando Grassi, il vice sindaco Francesco Tagliente e il presidente della commissione lavori pubblici Andrea Ferraioli.


Bella presentazione di un bell’inno con un bel video.

Chi ha avuto l’opportunità di assistere a questo evento ha avuto modo di apprezzare tante cose positive di questa presentazione: Una bella musica con un ottimo testo, realizzati da una “terna di cantautori” due dei quali, (i musicisti) giovanissimi (17 e 19 anni).

Chi era presente ha assistito ad una presentazione, non pallosa, ma leggera, semplice e “sentita” da parte di tutti, ma soprattutto, ha potuto apprezzare quello, che era l’oggetto principale dell’incontro: l’inno degli sportivi stattesi “Statte ha un cuore”.

Ragazzi, so che a tutti noi è capitato di ascoltare delle musiche o canzoni che, per apprezzarle pienamente è stato necessario “digerirle”,ossia ascoltarle più di qualche volta prima di stimarne a pieno i reali pregi.

Qui è stato diverso! L'inno è stato subito percepito ed apprezzato, fin dalla prima “frase musicale” e dalla prima “strofa di testo”. Si è subito percepita quella freschezza che è propria delle cose ben riuscite e che, nel campo artistico, non sempre coincide con l’impegno profuso a realizzarle ma che può solo nascere da un momento di grazia degli autori.

Che dire poi del video? Anche questo molto godibile e che, si è avvalso di un montaggio creativo come, appunto creativo è lo stesso Michele Marzii. Anche qui, non bastava avere la padronanza del programma, bensì possedere quella sensibilità, qui favorita dall’essere parte in causa”.

Il video dell'inno "Statte ha un cuore


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Gabriele Andrisani: Slide dal video


Gabriele Andrisani, 19 anni, fa della musica una ragione di vita. Coltiva la sua passione, in particolare per la chitarra, sin da bambino, sperimentando le varie tecniche da autodidatta, per poi completare la sua formazione seguendo corsi di studio. 
Ha fatto parte di numerosi gruppi musicali abbracciando vari generi che vanno dal pop al rock, dal blues al metal ed altri. 
Apprezzato chitarrista, ma anche poliedrico musicista, collabora con vari artisti creando numerosi arrangiamenti per brani musicali.

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Michele Marzii. Slide dal video
Michele Marzii , 17 anni, chitarrista, è il produttore e il vero trascinatore del gruppo. Le registrazioni audio e i montaggi video passano dalle sue magiche mani. 
Autodidatta, ha cominciato dal 2013 a studiare seriamente le "sei corde" completando la sua formazione avvicinandosi alla lettura dello spartito. Ama e suona qualsiasi genere musicale, anche se è innamorato del rock e del blues.

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Filippo Marzii. Slide dal video

FilippoMarzii  (autore dei testi), ha la passione per la musica e per la poesia da sempre. Ha messo in risalto in ambito nazionale il nome di Statte partecipando e vincendo vari concorsi letterari. 

Nel 2013 ha presentato nella nostra biblioteca la silloge di poesie "Rifrazioni"con la quale ha vinto a Barcellona Pozzo di Gotto il Premio Letterario Internazionale Italia-Malta di poesia e prosa "I Dioscuri". 

Attualmente approfitta della passione per la chitarra del figlio Michele per mettere in musica le sue parole e le sue emozioni. Il risultato di questo binomio si può già vedere e ascoltare su Youtube.


Il testo dell’inno “Statte ha un cuore”

Statte ha un cuore
Ci sono grandi mete da raggiungere
con il coraggio e la volontà.
Tante vittorie sono lì da prendere
 e grande festa infine si farà.

Guardiamo avanti al traguardo, così niente ci fermerà.
Noi siamo uniti e per questo la gloria ci sarà.

Statte è un mondo intero qui in mezzo a noi.
Statte ha un cuore vero che in campo vedrai.
Forza Statte è un grido che è dentro di noi e che in coro sentirai.

Oh oh...

Trasformeremo i nostri sogni in una realtà,
imperativo è solo correre.
Con le bandiere in alto e questa musica
vi aiuteremo ancora a vincere.

Ma contro i nostri avversari lotteremo con lealtà.
E’ questa la nostra forza, la nostra verità.


Gli “interventi” nella serata della presentazione.

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Il sindaco Angelo Miccoli e Daniele Andrisani. Foto Giovanna Soldatini

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 Daniele Andrisani. Foto Giovanna Soldatini




Daniele Andrisani: "Questo inno è stato pensato e voluto un po’ da tutti noi - ha esordito Daniele - che l’abbiamo vista crescere e  concretizzarsi nel corso di alcuni mesi.  
Questa sera  sino presenti, oltre agli autori, anche colui che è stato uno dei primi ispiratori di questo progetto, quello che l’ha voluto fortemente e che l’ha seguito nella sua realizzazione:  parliamo di Gianni Fiore il presidente di una delle più dinamiche associazioni sportive stattesi.

Ovviamete - ha continuato Andrisani - il merito principale della realizzazione di questo inno va a loro, Filippo e Michele Marzii e Gabriele Andrisani. 

Ancora una volta Statte ha dimostrato di avere delle eccellenze sul territorio ed i tre cantautori dell’inno, due dei quali di appena di 17 e 19 anni ne sono la dimostrazione. Si tratta di giovani talentuosi e volenterosi che sin da subito hanno sposato con entusiasmo questo progetto”.

Ha concluso quindi Andrisani - "Vi assicuro che questi giovani, come spesso accade, sono molto più conosciuti al di fuori della nostra comunità che nel paese stesso: Filippo Marzii come delicato poeta vincitore di diversi premi e Michele Marzii e Gabriele Andrisani come affermati musicisti. Insomma è sempre valido quel detto:  Nemo propheta in patria."

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Gianni Fiore,  il presidente de ASD Statte, qui con Daniele Andrisani: Foto Giovanna Soldatini

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Il sindaco Angelo Miccoli, qui con Daniele Andrisani: Foto Giovanna Soldatini




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Michele Marzii, Gabriele Andrisani, Filippo Marzii: Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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 Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Daniele Andrisani: Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini


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Foto Giovanna Soldatini



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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini


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Foto Giovanna Soldatini



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Gianni Fiore uno dei principali promotori di questo evento. Foto Leo DelG

Gianni Fiore. Devo dire, che il connubio tra musica e sport mi ha sempre affascinato e li ho sempre visti come elementi tra loro imprescindibili e così, quando è nato l’idea di questo inno,  ho trovato valido incoraggiamento in Daniele Andrisani delegato allo sport e grande entusiasmo nei tre autori: Filippo Marzii,  Michele Marzii e Gabriele Andrisani.

La cosa curiosa è che i tre cantautori, mi chiedevano di trovare dei cantanti con delle  caratteristiche e doti particolari: Non si rendevano conto che quei cantanti con quelle particolari doti, erano proprio loro, come poi hanno dimiostrato nella registrazione dell’inno stesso.


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Filippo Marzii: Slide dal video

Filippo Marzii(padre di  Michele Marzii) "Ho cercato di unire nel testo l’entusiasmo e la passione sportiva, con l’orgoglio di essere stattesi". 

Ha poi continuato Filippo Marzii- "Penso che questo inno, possa  interpretare l'entusiasmo e l’orgoglio che è in tutti noi. Abbiamo lavorato insieme, cercando di coordinare il testo con le esigenze della composizione musicale e crediamo di aver raggiunto pienamente lo scopo".

Ha poi così concluso: "Una cosa vorrei precisarla: d’accordo con Michele e Gabriele, abbiamo deciso di non richiedere l’iscrizione alla SIAE. Quindi,  questo inno “nasce libero” da vincoli di diritto di autore ed abbiamo firmato una dichiarazione in questo senso". La diretta conseguenza è che può essere trasmesso con qualsiasi mezzo  anche in pubblico senza che la stessa SIAE, possa accampare alcun diritto di riscossione".


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Michele Marzii. Slide dal video

Michele Marzii  "Abbiamo risposto con entusiasmo alla proposta di comporre un inno per gli sportivi stattesi. Ci siamo sentiti subito coinvolti e stimolati, anche perché, in noi  giovani, si fondono la passione per lo sport quella per la musica e l’orgoglio di appartenere a questa comunità".

Tutti elementi che Filippo Marzii, mio padre, ha ben espresso nel  comporre il testo di questa canzone.


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Gabriele Andrisani: Slide dal video

Gabriele Andrisani. "Per mesi, abbiamo collaborato insieme, superando a volte anche differenze di opinioni e piccoli contrasti che ci  hanno aiutato a rendere questo lavoro il più aderente possibile a ciò che ci eravamo prefissati".

"Il far aderire le “frasi musicali” al bel testo di Filippo è stata una bella sfida che abbiamo cercato di realizzare al meglio. Alla fine, ci sentiamo soddisfatti ed orgogliosi di aver realizzato qualcosa di utile per i giovani e per tutta  la comunità".
Angelo Miccoli. "Auspico che questa composizione, possa diventare l’inno di tutte le società sportive stattesi, a cominciare dal glorioso Real Statte che, ancora una volta ha ottenuto un successo strepitoso vincendo la coppa Italia".

"La nostra comunità, ha continuato il sindaco -è pungolata dal fiorire di queste associazioni che contribuiscono notevolmente  alla sua crescita. Oggi le attività di ogni genere sono numerose; quelle sportive, sono anche favorite da uno stadio che è all’avanguardia di tutta la provincia e probabilmente, uno delle più efficienti della regione".

Ha poi concluso - "Questo è un paese che sta crescendo;  spesso siamo abituati a guardare “le comunità vicine” ignorando che da un po’ di tempo sono gli altri che guardano a noi. Possiamo dire, che anche grazie allo sport possiamo fare un ulteriore salto di qualità".



Riproponiamo il  video dell'inno "Statte ha un cuore"



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Foto da slide video 

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Foto da slide video 

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Foto da slide video 


Conclusioni
A Statte fervono molte iniziative di ogni genere, quasi tutte ad opera di giovani, vere speranze di rinnovamento della nostra comunità.

La maggior parte delle iniziative, hanno come punto di riferimento la coesione della nostra gente. In campo musicale altri  due autori  stattesi  hanno realizzato un altro inno,  dedicato ad un gruppo stattese ma inneggiante anch’esso alla comunità stattese e di cui daremo conto, non appena uscirà il video clip relativo.

Ricordiamo anche, il maestoso “Inno a Statte” per banda del germano Gino Del Giudice che è poi,  l’Inno ufficale della Statte autonoma

Mancava un vero e proprio "Inno degli sportivi stattesi"  ed ecco che questi talentuosi ragazzi hanno colmato questa lacuna. Speriamo, che “Statte ha un cuore” insieme agli altri due citati brani,  vengano,  eseguiti e cantati frequentemente, perché questo è anche un modo per confermare l’orgoglio e la passione che tiene uniti la nostra comunità. 


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Stattesi: Domenica 12 Aprile 2015 "Pasquetta Stattese" a San Michele in Triglie.


Post-Pasquetta a San Michele in Triglie.

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Il bel piazzale nei pressi di San Michele in Triglie

Domani 12 Aprile “Pasquetta Stattese" a San Michele in  Triglie” organizzata dalla Pro Loco Statte di Anna Maria De Vittorio e dall’Associazione SLife di Gianni Pulito, Francesco Tagliente e Michele Romanazzi.




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Anna Maria De Vittorio Presidente della Pro Loco Statte

Come è noto, lunedì scorso 6 aprile la manifestazione si effettuò in “forma ridotta”, a causa delle cattive condizioni atmosferiche e del vento gelido, che fecero consigliare di rimandare “la festa”  di “Calzunìjedde” appunto a domani 12 Aprile.


Questa volta c’è però un “di più”. Alle ore 15 vi sara uno spettacolo di due esilaranti componenti del famoso MUDU’, Umberto Sardellaed Antonella Genga. 




Ed ora, alcune “delucidazioni e consigli ai naviganti”:

1) La manifestazione, si  terrà presso il grande piazzale prospiciente la chiesa di San Michele in Triglie. Nello stesso piazzale, vi è una struttura   con servizi igienici “stabili – tradizionali”. Quindi, niente bagni chimici o cose del genere. 
Nello stesso piazzale, vi sarà un’area adibita a picnic, usufruibile sempre gratuitamente.



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A sinistra Gianni Pulito, a centro Feancesco Tagliente che insieme a Michele Romanazzi sono i componenti dell'Associazione SLIFE che hanno organizzato l'evento con l'Associazione Pro Loco di Anna Maria De Vittorio

2) L’evento “Pasquetta a Statte”, è da  anni abbinata alla tradizionale “Sagra della Scarcella” e al concorso “ “Tra l’Antico e il Nuovo”  organizzato dalla stessa Pro Loco di Anna Maria De Vittorio, con la collaborazione dell’Associazione Panificatori di Taranto e Provincia.

3) L’ingresso nella struttura è gratuito e libero; come anche gratuitamente è possibile assistere allo spettacolo di Umberto Sardella ed Antonella Genga.

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Una bella foto Antonio Ciriello che ben "descrive" la natura rupestre della zona

4) Chi desidera usufruire di un tavolino e rispettive sedie  dovrà prenotare al numero 345 473 64 71 entro questa sera 11 aprile, per permettere agli organizzatori di predisporre le sedie e i tavoli necessari. Per questo servizio è previsto un contributo di un solo Euro a persona.

5) Adiacente alla struttura “servizi” vi è un ampio piazzale dove si può partecipare, sempre gratuitamente al “Karaoke”, con l’animazione di MARCELLO(Caricasole).

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Un'altra "vista" del piazzale, sede dell'evento, nei pressi della chiesetta San Michele in Triglie


6)  Ognuno è libero di portarsi il pranzo e bevande da casa, anche se c'è anche la possibilità di procurarsi “qualcosa in  loco” perché è  disponibile un “punto ristoro” per chi non arrivasse “completamente rifornito”.

7) Un piazzale lastricato, antistante i "locali servizi" permette agli amanti del ballo di dilettarvisi.

8) La struttura sarà pienamente agibile dalle ore 10,00 in poi, maq siccome non è attrezzata per le ore notturne, si protrarrà presumibilmente fino all’imbrunire.


9 ) L'evento è sponsorizzato dai comuni di Statte e Crispiano, ricordando che lo stesso piazzale e relativi servizi ricadono nel territorio di Crispiano.

10) E’ possibile effettuare passeggiate lungo un percorso adiacente la gravina, costeggiando un piccolo tratto dell’Acquedotto del Triglio.

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La chiesetta di San Michele in una foto da un "drone".


Conclusioni. 
Facciamo concludere alla signora Anna Bello alias "Spirit Grupp", uno dei capi dell'Associazione "Scaut Assoraider"(scritta proprio così per ragioni "tecniche"). Il gruppo "scautistico" e il marito della signora Anna, Mimmo Bello, sono tra i più attivi animatori di quasi tutte le manifestazioni stattesi.

Parla la signora Anna: "Quest'anno la "Pasquetta", si fa a Statte!!
Riprendiamoci le vecchie tradizioni: anche il nostro territorio offre luoghi incantevoli per passare una bella giornata all'area aperta, giocando, cantando , ballando e mangiando scarcelle tutti insieme...
Grazie alla Proloco Di Statte e all'Associazione SLife, quest'anno "Il passato rallegra il presente".
"Vi saranno: animazione, divertimento, giochi e balli, in un posto che è "La culla della nostra storia stattese". e dove è possibile fare belle passeggiate nei pressi della gravina."
"Riprendiamoci i nostri luoghi tradizionali !!"


Che dire ?? Nulla da aggiungere !!






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Foto documento. La Pasquetta stattese 2015. Una tradizione, ritrovata.

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Foto Giovanna Soldatini
Foto documento. La Pasquetta stattese 2015. Una tradizione, ritrovata.

Premessa per le foto.
 Il servizio fotografico di questa pagina è quasi interamente opera dell’amica di sempre e collaboratrice costante di queste pagine Giovanna Soldatini. Pur tenendo conto che questa inimitabile persona, abbia già pubblicato in FB le foto riportate in questa pagina, si è ritenuto di reiterarne la pubblicazione su questo blog, allo scopo di renderle “fruibili per sempre”, mentre sappiamo che, al contrario, qualunque cosa pubblicata su FB finisce per cadere nell’oblìo nell’arco di qualche giorno.

La notizia
Nella spianata prospiciente la Chiesetta di San Michele in Triglie, domenica 12 aprile, Statte, ha ritrovato una “Pasquetta tradizionale” in uno dei suoi luoghi tradizionali. Risultato: Un successo di pubblico entusiasta che ha coinvolto i cittadini di ogni  età.

 I “diversamente giovani” hanno potuto rilassarsi con picnic tradizionali; i giovani hanno potuto scatenarsi in balli di gruppo e moderni; altri hanno potuto“sorridere” con le “battute” del duo Umberto Sardella ed Antonella Genga dei Mudù; non è mancata la famosa "Sagra della Scarcella" di Anna Maria De Vittorio.

Insomma una Pasquetta popolare che ha coinvolto tanta parte di cittadini stattesi e della provincia. Una formula fortunata, certamente destinata ad avere un seguito nei prossimi anni.


 Foto: La "Pasquetta di una volta"



I PROTAGONISTI




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Anna Maria De Vittorio Presidente della PRO LOCO di Statte. Molto proficua l'intesa con l'Associazione SLIFE di Gianni Pulito, Francesco Tagliente e Michele Romanazzi.

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Da sinistra: Marcello Caricasole, uno degli scatenati DJ ed animatori della giornata; al centro un altro dinamico protagonista alla consolle,  DjFrancesco Delli Ponti a destra Umberto Sardella dei Mudù. Foto Giovanna Soldatini


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La signora Anna Bello (alias Spirit Grupp), del gruppo "Scaut Assoraider". I "Capi Scaut" sono stati veri protagonisti, nel progettare, realizzare e controllare questo evento. Foto Giovanna Soldatini. 

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L'altro scatenato animatore, Romualdo Marinò che, insieme a Marcello Caricasole e a DjFrancesco Delli Ponti,  hanno reso "elettrizzante" la Pasquetta stattese. A destra uno scatenato "figlio d'arte" che promette molto bene. Foto Giovanna Soldatini.

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Da sinistra, Marcello Caricasole, Umberto Sardella, il DJ  DjFrancesco Delli Ponti (alla consolle) e Giovanna Genga.  Foto Giovanna Soldatini


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Mimmo Bello coniuge della signora Anna. Tutti i "coniugi" dei protagonisti principali, hanno dato manforte per la riuscita di questo evento. Foto Giovanna Soldatini

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A sinistra Gianni Pulito a centro Francesco Tagliente a destra Miche Romanazzi, componenti dell'Associazione SLIFE 
Il merito è certamente dei giovani dinamici ed intraprendenti componenti  la SLIFE(Michele Romanazzi, Francesco Tagliente Gianni Pulito) e che hanno formato “Squadra”, con la PRO LOCO di Anna Maria De Vittorio”.

Questo connubio è stata la “chiave” di un successo clamoroso, andato oltre le aspettative degli stessi organizzatori e che certamente rappresenta un ottimo precedente, foriero (auspichiamo)  di una nuova tradizione destinata a durare nel tempo.

Ma la “chiave”di questo successo, è da ascriversi anche, a delle figure straordinarie vere protagoniste di questo evento. Parliamo dei DJ e animatori, MarcelloCaricasole, del suo collega DjFrancesco Delli Pontie dell'animatore  Romualdo Marinò, tre elementi scatenati, che hanno animato "la festa"e che sono stati la vera rivelazione e “assi vincenti”  di questa “pasquetta stattese”.

Inoltre, un gruppo che si è dimostrato  indispensabile in questa manifestazione (come in quasi tutte le altre recenti)è il “Gruppo Scautistico Assoraider”, (con i “capi” Anna Bello, Giuseppe Dragoneed altri, con tutti i rispettivi “scaut”). Il loro apporto è stato instancabile, tanto nell’organizzazione che nella fase operativa.

Insieme a loro, vanno annoverati,  tutti i coniugi dei protagonisti citati da, Mimmo Bello (marito della signora Anna) alla signora Pulito (moglie di Gianni) ad Aldo Lionetti, coniuge di Anna Maria De Vittorio, tutti in piena simbiosi coi rispettivi coniugi.

Foto "I cittadini e la Pasquetta"







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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini


La notizia finisce qui. Chi desidera scorrere altre foto e soffermarsi su altri dettagli, è pregato di visionare l’APPENDICE che segue:

APPENDICE
Il declino della "Pasquetta stattese"

La “Pasquetta” del 12 aprile (che ha sostituito quella del 6 aprile), come si è detto, è stata una “rinascita” di questo evento per Statte.

Non, che gli stattesi avessero rinunciato volontariamente a quelle sane abitudini di fare ‘u calzunìjedde”,  nelle pinete della periferia, ma proprio perché quei luoghi, un tempo salubri e ameni, avevano subìto una pesante involuzione.

Quei luoghi che rappresentavano alcuni  dei pochi “polmoni verdi” dell’intera provincia, da anni, non erano più fruibili per svariati i motivi: Qui, bisogna essere chiari e schietti e non dare sempre la colpa a “chi sta in alto”.

Bisogna premettere che fino ad una cinquantina di anni fa, la nostra pineta era méta di gite primaverili, di cittadini provenienti dalla nostra cittadina e, soprattutto dal comune capoluogo, per i  picnic di fine settimana e, appunto, méta fissa della stessa Pasquetta.

Ma col passare degli anni, anche questa bella tradizione cessò.
Le cause, che avevano contribuito ad interrompere la “Pasquetta in pineta” sono  ben note: inquinamento, rifiuti abbandonati dai vandali,  ripetuti incendi dolosi  e di conseguenza recinzione di gran pare della pineta stessa. 

FOTO: I BALLI


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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini


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L'animatore Romualdo Marinò e, un "ballerino in erba", figlio d'arte, che promette molto bene. Foto Giovanna Soldatini

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Tra gli amici che ballano, si distingue sempre il nostro concittadino "Nino". A parte i protagonisti (animatori e realizzatoti dell'evento) è stato sempre instancabile. Una persona che lo conosce bene, afferma che, ovunque si trovi ed in qualunque occasione, quando sente accennare una qualunque musica, d'istinto comincia a "contorcersi". La partecipazione sua e della sua famiglia a questo evento non poteva passare inosservata: Un "Camper" e circa 50 commensali a tavola !! Foto Giovanna Soldatini.


LA PASQUETTA A SAN MICHELE
Premettiamo che gli stattesi, non avevano la tradizione di festeggiare la Pasquetta nei pressi di San Michele se non nelle campagne limitrofe; mentre proprio a San Michele c’era l’usanza di festeggiare una Post-pasquetta, in concomitanza con la festa dell’Arcangelo. Appunto il giorno della festa, dopo aver raggiunto a piedi la chiesetta ed aver partecipato alla processione condotta da don Paolo Zigrino, si festeggiava la festa, con un picnic nei pressi della Cappella stessa.

I volenterosi tentativi della Pro Loco di Anna Maria De Vittorio, con la sua tradizionale “Sagra della Scarcella” a San Michele(giunta ormai alla 24° edizione), non erano mai riusciti a fare sufficiente breccia nella “fascia giovanile” della nostra comunità che è poi, quella più attiva e dinamica e che fa da traino anche per i “matusa”.

Come logica conseguenza,  la stessa “Sagra” era rimasta un simbolo, un “fiore all’occhiello” , ma nulla di più.

Foto: Umberto Sardella e Giovanna Genga dei Mudù.



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Giovanna Genga: Foto Giovanna Soldatini


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L'arrivo di Umberto Sardella. Foto Giovanna Soldatini

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Marcello Caricasole e Umberto Sardella. Foto Giovanna Soldatini

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Umberto Sardella, Giovanna Genga, qui con Gianni Pulito. Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini


LA SVOLTA
Ed ecco la “Rivoluzione delle cose semplici”.

Ritorniamo all’evento del 12 aprile. Come si è detto, un intraprendente  gruppo, ha partorito l’idea di una pasquetta, appunto più dinamica, pur continuando, nella “tradizione pluridecennale, della pasquetta della Pro Loco”.

Ecco alcune idee semplici ma che si sono dimostrate “risolutive” per il clamoroso successo di questa “nuova era della Pasquetta Stattese”.

1) I ragazzi della SLIFE, hanno cercato e trovato, nella Pro Loco di Anna Maria De Vittorio, “ le basi  tradizionali”,  compreso la “Sagra della Scarcella”.

2) A differenza delle altre “Sagre” sullo scosceso sagrato della chiesetta di San Michele, questi ragazzi, d’intesa con la Pro Loco, hanno avuto la giusta intuizione di far svolgere questo evento, nel grande piazzale perfettamente pianeggiante e di proprietà “pubblica”,  ubicato nelle vicinanze.

3) Hanno suddiviso idealmente il piazzale, con diverse funzioni “strategiche”: zona Picnic, zona balli e karaoke, zona della “Sagra”, angolo ristoro e “Palco e cabina di regia e musica”.

4) Allo scopo di un maggiore “richiamo mediatico”, hanno invitato ad esibirsi, Umberto Sardella ed Antonella Gengadei Mudù.

5) Pur prevedendo “l’ingresso libero per tutti”, per chi lo avesse ritenuto opportuno, hanno previsto la prenotazione di tavoli e sedie con un contributo irrisorio di 1 € a persona.

6 ) Queste “idee”non sarebbero state efficaci e determinanti per coinvolgere il pubblico di ogni età, specialmente gli amanti della musica e del ballo,  senza la tenacia, la bravura ed il talento di chi doveva metterle in pratica ; ed ecco che, con le“persone giuste”,le idee determinanti  sono diventate "azioni determinanti".

7)Di queste “persone giuste” abbiamo già accennato.

Foto: Le "scarcelle" della Pro Loco di Anna Maria De Vittorio

Come accennato, questa manifestazione della Pasquetta statteseè abbinata alla 24° edizione della Sagra della Scarcella, promossa dalla Pro Loco di Statte, con la collaborazione dei panificatori della stessa Statte, di Taranto e dell'intera provincia. 

Molte e belle le "Scarcelle"in concorso, tanto, che la nutrita giuria, ha avuto il suo bel da fare, per districarsi tra i "lavori in concorso", tutti degni del massimo riconoscimento. Una manifestazione ormai diventata un classico della "Pasquetta stattese".


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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

La “spianata” nell’area di Crispiano
Come si è accennato in precedenza, l’area pianeggiante che ha fatto da scenario a questa “Pasquetta”, ricade nel territorio comunale di Crispiano; un plauso quindi, alla stessa amministrazione che di buon grado ha risposto alle sollecitazioni degli organizzatori ed in particolar modo della presidente della Pro Loco Anna Maria De Vittorio.

Da rimarcare che il sindaco della "cittadina cugina”, Egidio Ippolito ha concesso di buon grado l’uso gratuito della struttura per questa occasione, poiché, tutti i componenti, tanto del gruppo SLIFE che i volontari,  hanno provveduto alla pulizia radicale, anche dei luoghi e strade delle vicinanze; ragion per cui riteniamo, che in avvenire, la stessa amministrazione comunale di Crispiano possa concederla in uso per altre occasioni.


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Foto Antonio Ciriello

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Una recente processione il giorno della festa di San Michele. E' prevedibile che la bella "spianata" servita in questa occasione, possa essere da "base" in occasione della prossima festa dell'Arcangelo. E' auspicabile, che in questa circostanza, vi sia, una bella partecipazione congiunta dei "cittadini cugini" di Crispiano. Foto Leo DelG.


CONCUSIONE

È uno speranzoso auspicio che questa manifestazione di “Pasquetta”voluta tenacemente da associazioni e volontari stattesi e che ha visto,  tanti cittadini  trascorrere una spensierata giornata, all’insegna della tradizione e del rinnovamento, segni un “punto fermo” e determini un appuntamento fisso e che, (oltre alla festa di San Michele e ad eventuali manifestazioni estive nella stessa “spianata”),  ci si possa augurare un: Arrivederci alla Pasquetta stattese 2016 a San Michele.

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FotoVideo documento.8°Trofeo di Ciclismo città di Statte,7° trofeo Benda.



FotoVideo documento 8°Trofeo di Ciclismo città di Statte e 7° trofeo Benda.

Questa pagina oltre a presentare foto di Giovanna Soldatini, di Leo DelG e di altri, mostra un link di un mini filmato di circa 2 minuti  dello stesso Leo DelG in grado di offrire un piccolo e realistico saggio della gara stessa.
Ecco il link al piccolo filmato:



Ancora una volta, Statte è stata al centro, di una  importante manifestazione sportiva ed ancora una volta la nostra cittadina ha dimostrato di saper organizzare un evento che ormai è diventata una “classica” del ciclismo amatoriale del mezzogiorno; parliamo del grande successo della gara ciclistica amatoriale “8° Trofeo Città di Statte”-7° Memorila Francesco Benda che ha visto ai nastri di partenza, 134 corridori provenienti da Puglia, Basilicata e Campania.

Foto: Prima della partenza davanti alla Casa Comunale

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Partiti per il giro "turistico", quello prima della partenza agonistica (Foto Giovanna Soldatini)

Il percorso viene  definito tecnicamente “ondulato” ovvero con poche pendenze; in realtà le “pendenze” da superare, in valore assoluto sono trascurabili però, dopo 77 chilometri, la lunga volata in salita di 750 metri, diventa molto  impegnativa. In appendice, per curiosità dei nostri concittadini, daremo i dettagli della corsa.

La corsa, fortemente voluta  da  Franco Scotti presidente della UPJ Taranto(Unione Polisportiva Jonica), con la determinante  organizzazione e sponsorizzazione  dell’Amministrazione Comunale di Statte, nella persona del delegato allo sport Daniele Andrisani e della polizia locale che ne ha curato la sicurezza.

 La stessa gara  è stata organizzata sotto l’egida del CSAIN(Centri Sportivi Aziendali e Industriali) ed era valida quale 1° Prova del Campionato Regionale Strada Csain,  nonché come 1° tappa del Giro D’Italia delle Regioni.

La manifestazione, si è svolta sul solito circuito ondulato di circa 13 chilometri, da ripetere sei volte per totali 77 Km con arrivo sulla salita della Circonvallazione Ventrelli.

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Dopo la partenza dalla "Rotonda Sud" presso la stazione di servizio ENI. Qui, sulla salita che va verso Quercia  (Circonvallazione Ventrelli Sud) e prima di girare verso la pineta, Foto Giovanna Soldatini.

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Dopo la partenza dalla "Rotonda Sud" presso la stazione di servizio ENI. Qui, sulla salita che va verso Quercia  (Circonvallazione Ventrelli Sud) e prima di girare verso la pineta, Foto Leonardo Del Giudice.


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Qui, siamo nei pressi del bivio dell'ex "Tre Querce o della Madonnina" e che svoltando a destra porta verso la masseria Santa Teresa.  Foto Leonardo Del Giudice.
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Qui, siamo nei pressi del bivio dell'ex "Tre Querce o della Madonnina" i ciclisti stanno svoltando verso la masseria Santa Teresa.  Foto Leonardo Del Giudice.


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Qui, siamo nei pressi del bivio dell'ex "Tre Querce o della Madonnina" i ciclisti stanno svoltando verso la masseria Santa Teresa.  Foto Leonardo Del Giudice.
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Qui, siamo nei pressi della stazione di servizio ENI e, dopo la rotonda inizieranno un nuovo giro svoltando nella pineta.  Foto Leonardo Del Giudice.


Cronaca della Corsa
La stessa corsa, ha preso il via alle 9,30, dal municipio di Statte, dopo che era stato effettuato, un minuto di raccoglimento in onore di Francesco Benda, giovane ciclista dell’UPJ di Taranto, tragicamente scomparso una decina di anni fa.

Verso la fine dei sei giri ed approssimandosi al traguardo,  il gruppo dei forti atleti della Piconese di Melendugno, prendevano il comando della corsa, pilotando nelle prime posizioni il loro sprinter Cosimo De Santis, già vincitore di due edizioni di questa “classica”.

Sulla salita che conduceva all’arrivo, il fortissimo corridore leccese scattava in modo imprendibile,  sfrecciando per primo sulla linea bianca del traguardo e, precedendo di almeno 5 metri, il barese Vito Bruno del Team Calcagni e di una ventina di metri, il brindisino Alessandro Maglie, del Team Magliano.

Ordine di arrivo:
1)
Cosimo De Santis (Piconese Melendugno); 2) Vito Bruno (Calcagni Bari); 3)Alessandro Maglie (Magliano Brindisi); 4)Carlino (Vernolese Lecce); 5)Martina (Francavilla) 6) Iaconisi (Copertino Lecce) 7) Gigante (Novoli Lecce); 8) Totilo (Foggia); 9) Ciurlia (Magliano) 10) Locorotondo (San Pietro Brindisi).

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L'arrivo del vincitore Cosimo De Santis (della Piconese di Melendugno Lecce), seguito da Vito Bruni (Calcagni Bari) e da Alessandro Maglie (Magliano Brindisi)

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L'arrivo del vincitore Cosimo De Santis (della Piconese di Melendugno Lecce), seguito da Vito Bruni (Calcagni Bari) e da Alessandro Maglie (Magliano Brindisi)
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L'arrivo del vincitore Cosimo De Santis (della Piconese di Melendugno Lecce), seguito da Vito Bruni (Calcagni Bari) e da Alessandro Maglie (Magliano Brindisi)


Appendice

Il percorso.


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Il Percorso 


Dopo una partenza non competitiva dalla “Casa Comunale” ed un giro turistico per il paese, la partenza vera e propria, avveniva dalla “Rotonda Sud” verso Statte, percorrendo la Circonavallazione Ventrelli Sud; nei pressi di “Quercia”, gli atleti, imboccavano la via verso la pineta (il tratto Est di via Madonna del Rosario, passaggio a livello Sud e  SP 46 verso la pineta. 

Al bivio delle ex tre palme (bivio per Martina e per Taranto), si svoltava a destra imboccando la SP 47 verso la masseria Santa Teresa, quindi continuando sempre sulla SP 47 verso la Italcave, qui si imboccava la SP Taranto Statte e si ripeteva il percorso per sei volte. Alla fine del sesto giro, invece di svoltare verso la pineta si continuava sulla Circonvallazione Ventrelli dove, nei pressi della scuola elementare, angolo via Cimarosa, era posto il traguardo.

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Il percorso
Foto: Le premiazioni

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Il Vincitore Cosimo De Santis della Piconese Melendugno (Lecce)







Le pendenze del percorso.

Dal punto “più basso” (nei pressi della masseria Santa Teresa)al traguardo vi è un dislivello di circa 140 m, mentre dalla “Rotonda Sud” (nei pressi della stazione di servizio ENI) e che rappresenta l’inizio della volata, fino  all’arrivo, vi è una distanza di circa 740 metri ed un dislivello di  28 metri con punti di  pendenza di oltre il 5% che, in valore assoluto potrebbero  essere trascurabili ma, in una  lunga volata finale, permettono di imporsi soltanto ad elementi  di talento, proprio come è avvenuto in questa edizione di questa gara, vinta per la terza volta da un imbattibile“leccese” Cosimo Se Santis della Piconese di Melendugno.

Foto: Relax


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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Leonardo Del Giudice


Conclusione

Per onestà intellettuale, chi scrive, deve sottolineare la tenacia e l’impegno del Delegato allo SportDaniele Andrisani. Gli avvenimenti sportivi e a questi attinenti, come le varie gare podistiche, le giornate dello sport per i giovani ed altro, lo hanno visto sempre impegnato al massimo. Stessa cosa è avvenuta in occasione dell’inaugurazione dello Stadio Comunale.

In questa ultima occasione è da rilevare un “grande gioco di squadra”  tra lo stesso DanieleAndrisani,l’assessore ai lavori pubbliciFranco Andrioli, e il Presidente della Commissione ai Lavori PubbliciAndrea Ferraioli.
In occasione di quella inaugurazione, risultata semplicemente perfetta, si vide l’efficacia della collaborazione tra più elementi in stretta sintonia e sincronismo tra loro

Significherebbe chiedere troppo se, per affrontare i tanti  problemi della nostra comunità si realizzasse  una collaborazione simile?

Riproponiamo il link ad un minifilamato della corsa di Leo DelG.




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Foto Documento. Presentazione del libro di Carmine Caputo “Chiamami Legione”

Foto Documento. Presentazione del libro di Carmine Caputo “Chiamami Legione”.


Questa pagina non è una recensione del libro, bensì una “raccolta” di foto scattate da chi scrive e dalla fotografa, amica e collaboratrice costante di queste pagine, Giovanna Soldatini.

Ripubblichiamo anche le foto apparse su fb qualche giorno fa; lo facciamo, per un semplice motivo a cui abbiamo accennato in altra occasione: Le cose (articoli, foto o altro) che vengono  postate su “face”, sono come le rose (che durano, un giorno, un’ora e non più), mentre per un avvenimento che consideriamo di rilievo per la nostra comunità, come è appunto l’incontro con Caputo di venerdì 15 maggio, la soluzione resta quella di  conservarne traccia nel tempo e, questa  pagina ha appunto, questo scopo.


Le Foto: L'autore Carmine Caputo.


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Carmine Caputo e Roberta Criscio (Foto Leonardo Del Giudice)

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Carmine Caputo (Foto Leonardo Del Giudice)

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Carmine Caputo (Foto Leonardo Del Giudice)

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Carmine Caputo ed il sindaco Angelo Miccoli  (Foto Giovanna Soldatini)
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Carmine Caputo riceve in omaggio, un'opera dell'artista stattese Mimino Miccoli. (Foto Giovanna Soldatini)

Come si è detto, non parleremo degli interventi se non in “appendice” e, soltanto a beneficio di chi avesse tempo e pazienza. Una cosa però era doverosa: riportare una piccola sintesi dell’intervento dello stesso autore, nella parte dove parla delle sue origini, del suo attaccamento per Statte e del suo orgoglio di sentirsi “stattarulo”.



Ed ecco uno stralcio dell’intervento di Carmine Caputo.


“Ha detto bene Armando Grassi, io sono veramente felice di trovarmi qui questa sera perché, sono nella cittadina che mi ha dato i natali, perché è la cittadina dei miei genitori e perché è il luogo dove sono stato negli anni della mia giovinezza.
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Foto Leonardo Del Giudice
"Approfitto di questa occasione, per un messaggio positivo ai ragazzi “teenager stattesi”. Loro affermano che,l’attuale piazza non è bella come l’avrebbero desiderato, io dico loro, che a quei tempi noi non l’avevamo una piazza".

“I nostri luoghi di ritrovo serale erano nei pressi del negozio di Gino Del Giudice e negli angoli adiacenti, dove non c’erano nemmeno le panchine; invito voi giovani  ad amare il nostro paese, la nostra comunità, le nostre tradizioni ed il nostro senso comune di appartenenza e guardare il tutto con un pizzico di positività e di orgoglio. 
Tanti nostri concittadini, andando al nord, credendo di integrarsi più facilmente, hanno fretta di “dimenticare” il nostro dialetto. Io sono orgoglioso di affermare che,  invece, cerco di “esportarlo”, tanto che i miei interlocutori, dopo trenta secondi di conversazione intuiscono la mia provenienza pugliese. Siate anche voi orgogliosi di questo.

Ad un “input” di Roberta Criscio che gli chiedeva se lui avesse nostalgia della Statte di quei tempi e di quel periodo Caputo ribatteva:

“Dico la verità, non ho una vera e propria nostalgia di quei tempi, perché Statte, era ancora “sottomessa” ai voleri ed alle decisioni  di Taranto;   era un momento difficile per noi e per la nostra cittadina; per contro, è proprio nei momenti difficili, che si creano legami   forti di amicizia che sono poi quelli, che rimangono per tutta la vita. 

Per concludere: nostalgia  no ma, per me, è stato un periodo, comunque utile,  alla formazione dei rapporti umani”.

Ad un altro “input”di Roberta Criscio riguardante l’ambiente, Caputo interveniva così:

“Taranto e Statte, dal lato ambientale sono in una situazione insostenibile, e mi riferisco specialmente alla salute dei nostri figli; situazione che è il frutto di tante decisioni che col tempo si sono rivelate errate; dare “ricette” significherebbe soltanto pronunciare “parole” senza senso.

 La volontà di risolvere tutto questo – ha continuato Caputo - non si vede nemmeno all’orizzonte perché,  ancora ora, si cerca di salvare con palliativi soltanto “l’azienda”, mentre la salvaguardia della salute dei nostri figli, sembra rimanere in secondo piano.

Quello che possiamo fare noi, nel nostro piccolo – ha concluso Caputo- è, comportarci da custodi dell’ambiente e de territorio anche con piccoli gesti, e con comportamenti corretti.
Grazie a voi amici per essere intervenuti.


Le foto: Gli attori che hanno letto, meglio dire recitato, alcune pagine del libro


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Lucia Calabrese e Roberta Criscio, e l'attore Spadaro. Foto Leonardo Del Giudice


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Lucia Calabrese.  Foto Leonardo Del Giudice

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Lucia Calabrese e Roberta Criscio, qui con Agnese Giandomenico Foto Leonardo Del Giudice


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L'attore Spadaro. Foto Giovanna Soldatini

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Lucia Calabrese e Roberta Criscio. Foto Giovanna Soldatini


La notizia essenziale termina qui, chi desidera ulteriori dettagli deve armarsi di  pazienza. Chi non avesse pazienza e tempo, potrebbe terminare qui. Gli "altri" sono avvertiti.

APPENDICE


GLI INTERVENTI



Angelo Miccoli sindaco di Statte.

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Il sindaco Angelo Miccoli (Foto Leonardo Del Giudice)

Angelo Miccoli.“Siamo sempre molto lieti quando i giovani autori, scelgono di presentare le loro opere nella nostra biblioteca, lo siamo ancora di più questa sera, in occasione di questo  incontro con Carmine Caputo che, pur lavorando a Bologna, ha mantenuto con orgoglio i legami con la nostra comunità.

Il suo talento di scrittore gli è servito (nella sua precedente opera, “Ballata in Sud Minore”), per raccontare la Statte della sua adolescenza e del periodo della nostra conquista  dell’Autonomia Comunale. Appunto quel periodo di 22 anni fa,  ha visto protagonista tutta la nostra gente, e ha dato  un impulso culturale straordinario che forse non ha l’uguale nella provincia e forse anche nella regione.

Da allora, vi è stato, tutto un rifiorire di iniziative, che hanno visto crescere in modo straordinario la nostra comunità. Ripeto, Carmine è un cittadino che ha contribuito a questo sviluppo culturale e ad accrescere il prestigio di Statte. Facciamogli  quindi un “in bocca al lupo”, affinché questa nuova opera ottenga il successo che merita.

Armando Grassi assessore alla cultura del Comune di Statte.

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Armando Grassi. Foto Leonardo Del Giudice

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Armando Grassi. Foto Leonardo Del Giudice

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Armando Grassi. Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

Armando Grassi:“Per me è una grande soddisfazione partecipare a questo incontro con Carmine Caputo; la nostra  amicizia pluriennale  ha  consentito una conoscenza reciproca straordinaria; per me, lui è stato sempre un punto di riferimento, con la sua straordinaria arguzia che raramente, ho potuto riscontrare in altri amici”.

Carmine è maturato – ha continuato Armando Grassi - grazie alle sue doti e grazie all’ambiente famigliare che lo ha messo nelle condizioni più favorevoli possibili e,  spesso, sono appunto questi stimoli a far maturare al massimo individui e comunità.

In analogia con il “percorso culturale virtuoso” di Carmine, percorso favorito anche  dagli stimoli positivi avuti dalla sua famiglia, credo che, anche la crescita culturale della nostra comunità sia  cresciuta grazie agli stimoli positivi sia pure di altra natura, come quelli, della nostra Biblioteca con Agnese Giandomenico e Mario Pennuzzi e con l’operato “logistico” di questa amministrazione, che ne ha favorito  il “percorso virtuoso”.

Come è noto -, ha continuato Grassi - la nostra biblioteca è la referente provinciale dell’unione delle Biblioteche della Regione e, quando andiamo a rivendicare il nostro ruolo  di “riferimento” in sede pugliese, i nostri interlocutori, rimangono sbalorditi, non da quello che noi andiamo a riferire, ma da quello che noi abbiamo fatto e facciamo tuttora. Basti pensare che, per il programma, “Nati per leggere”  siamo stati protagonisti di rilievo anche a livello nazionale.

Le foto: i genitori di Carmine Caputo e il pubblico


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Foto Leonardo Del Giudice

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Foto Leonardo Del Giudice

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Foto Leonardo Del Giudice


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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini

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Foto Giovanna Soldatini


Roberta Criscio giornalista:  moderatrice e presentatrice della serata.

Roberta Criscio. Premettiamo che Roberta, insieme a due “compagni di viaggio”  eccezionali, la professoressa Lucia Calabrese e l’attore Dino Spadaro hanno letto o meglio, recitato, alcuni passi veramente godibili del libro stesso. 

Il trio si è esibito in godibili letture di alcuni passi del libro, letture che a tratti, si sono trasformate  in miniscene recitate.

La stessa Roberta Criscio, ha moderato e condotto questo incontro con Carmine Caputo, in modo esemplare, con equilibrio e discernimento, sia delineando  la trama del libro, sia coinvolgendo l’autore con domande  interessanti e pertinenti, che hanno permesso all’autore stesso, di rivelare molto, della sua personalità, della sua formazione giovanile, del suo attaccamento per Statte e per il suo ambiente.

Ecco come Roberta ha delineato la trama del libro stesso: 

“Ester e Priscilla, due amiche bolognesi con caratteri agli antipodi, una riservata e timida e l’altra completamente disinibita, si preparano per un viaggio a Corfù: noleggiata un’auto, per raggiungere il punto d’imbarco del traghetto da Brindisi, finiscono invece, per trovarsi nei pressi di un cimitero a Statte, dopo aver sbagliato l’uscita dell’autostrada.

“Le due ragazze  vengono a trovarsi in uno strano regno futuro, in un  ambiente che ha subìto un profondo cambiamento rendendo irriconoscibili gli stessi abitanti.  

“Qui, si trovano  coinvolte in uno bizzarro traffico di rifiuti tossici.   In questo strano "regno", vi sono conflitti interni tra strane popolazioni con nomi chiaramente stattesi, Mucedìje, (sporcizie), Sparatrapp (cerotti per medicazioni) e così  via, tra situazioni surreali e spesso comiche.

“In ogni modo le ragazze, fanno da pacieri (con le buone o con le cattive) e restituiscono a quelle popolazioni ormai “quasi perdute” un minimo di dignità e di speranza nell’avvenire”.


Dell’intervento di Carmine Caputo abbiamo accennato all’inizio di questa pagina.

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Uno dei due protagonisti di sempre a cui si deve lo straordinario prestigio di cui gode la Biblioteca di Statte: Agnese Giandomenico. L'altro protagonista non poteva essere, il colto e saggio direttore Mario Pennuzzi. Foto Leonardo Del Giudice



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Foto Giovanna Soldatini



Conclusione:

Di Carmine Caputo, abbiamo apprezzato, il suo talento di scrittore con la fluidità e scorrevolezza che già conoscevamo dalla sua precedente  opera;  abbiamo apprezzato la sua maturità e saggezza non molto frequenti nei  ragazzi della sua età. Le sue idee sull'ambiente sono di una ragionevolezza che vorremmo vedere in tanti dei nostri ragazzi e adulti. Abbiamo insomma capito, che Carmine, ha voluto e saputo recepire i valori sani trasmessi dalla sua sana famiglia, ciò che di questi tempi di malinteso senso di indipendenza, non sempre avviene nei nostri giovani. Abbiamo apprezzato il suo orgoglio di essere stattese, che riesce a trasmettere  anche agli amici del nord. 

Insomma: Carmine sei  orgoglioso della tua Statte e noi stattesi siamo orgogliosi di te. In bocca al lupo per tutto quello che desideri dalla vita.

Infine, a chiusura di  questa pagina, dedicata ad una “bella serata” ecco,  un antico proverbio indiano, citato da Carmine Caputo, a proposito dell’ambiente, che è uno degli argomenti  “chiave” del suo libro:



 La Terra non ci è stata lasciata in eredità dai nostri padri, ma ci è stata data in prestito dai nostri figli". (Custodiamola) Proverbio indiano.


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Il nome della “Piazza” secondo “Sei di Statte se”

Il nome della “Piazza” secondo “Sei di Statte se”.


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La "Nuova Piazza" da denominare in una bella opera di Antonio Caputo

Voi ragazzi del gruppo “Sei di Statte se”, alcuni giorni fa, siete stati protagonisti di uno  “scambio di idee sul nome da dare alla “Nuova Piazza”: Vogliamo “tirare le somme” di quello che avete proposto?

Chi ha “lanciato l’idea” del sondaggio ?






Qualche giorno fa  Valentina Semeraro, una impegnata cittadina di Statte (lo preciso per i lettori non stattesi di queste pagine), dalle pagine fb di un gruppo stattese, “Sei di Statte se” chiedeva ai circa 4000 componenti del dinamico gruppo quale, secondo loro, fosse il nome più appropriato da dare alla “Nuova Piazza” (detto, poco propriamente, anche “Biopiazza)terminata da pochi anni ed ubicata  nei pressi della scuola elementare Giovanni XIII.
Questo era il “quesito”:

Gruppo degli amici  “Sei di Statte se” ...........come vi piacerebbe si chiamasse la nostra biopiazza (c'è brùtte nòm) dal momento che ancora  non ha un vero nome ???


Ne è scaturito un interessante dibattito e scambio di opinioni, alcuni dei quali molto divertenti ma di cui, il giorno dopo si sono perse le tracce, visto il diabolico meccanismo di “face”, ma noi ve lo riproponiamo sintetizzando i risultati e riportando (ma solo in "Appendice) i vostri commenti alcuni dei quali alquanto spassosi.

Teniamo conto, comunque, che  il tutto è servito, principalmente a sollevare una "questione dormiente", dal momento che democraticamente, sarebbe opportuno far decidere agli "stattesi" con una vera consultazione (però,senza spese per la comunità), giusto come suggerito da alcuni amici partecipanti a questo "mini sondaggio".



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La Piazza Grande, il giorno dell'inaugurazione.

Le  proposte più suffragate:


Proposta Autonomia: 7 voti



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Pochi giorni prima del Referendum

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Il giorno del referendum

Proposta Papa Giovanni XXIII: 7 voti


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S.Giovanni XIII 




Proposta Maresciallo Franco Mignozzi 6 Voti


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L'eroico "Maresciallo Mignozzi"


I nomi legati all’Autonomia Comunale (Appunto Piazza Autonomia Comunale ma anche 1° Maggio 1993 etc) hanno avuto 7 preferenze.

Il nome “PiazzaGiovanni XXIII” ha avuto ugualmente 7 “preferenze”.

I nomi che si richiamano al compianto maresciallo dei carabinieri, l’eroico concittadino Maresciallo Mignozzi (Compreso Piazza degli Stattesi con sottotitolo Maresciallo Mignozzi) hanno avuto 6 preferenze.

Il nome Piazza della Libertà ha avuto 2 preferenze.

I nomi: Piazza Dott.  Lomartire; Piazza Sandro Pertini;  Piazza della Rinascita; Piazza Angelo Gigante; Piazza degli Stattesi , Via Bainsizza hanno avuto1 preferenza.

L’essenziale della “Pagina” termina qui. Chi vuole approfondire, con i dettagli dei vari commenti è invitato a scorrere le successive appendici.

APPENDICE 1

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La "Nuova Piazza" ultimi preparativi prima della inaugurazione, (avvenuta poi, nella serata). Foto Leo DelG


Perché non utilizzare “due nomi” per le “due piazze”?

Mi sia permessa una mia opinione:  Sulla base del citato mini sondaggio, anche chi scrive, condivide  l’idea di intitolare la “Piazza Nuova” ad uno dei nomi proposti che si  richiamano l”Autonomia Comunale” ma, tenendo conto che l’attuale “Ponte Cherubini” e relativa “Piazza”,sono ancora “da denominarsi”  perché, non intitolarli  al “terzo nome” uscito dal sondaggio:“Maresciallo Mignozzi”? 

Sto citando “l’eroico nostro concittadino”, visto che alcuni dei partecipanti al sondaggio reputano inopportuno “Piazza Giovanni XXIII” perché a questo Papa è già intitolata la “Scuola Elementare” della stessa Piazza.


Appendice 2

Domanda: La denominazione di piazze o vie è una prassi lunga e complicata? 

Beh .. come in tutte le cose dipende dalla “volontà” di chi deve “decidere”.
Ecco, appunto un sunto delle condizioni  previste dalla Legge per intitolazioni di Piazze o Vie (nuove), o per rinominare vie già esistenti.

Non la faccio lunga accennando alle norme di legge che regolano la “materia”. Diciamo, che la procedura sembrerebbe complessa, ma lo è realmente, solo in caso di “cambio della toponomastica” di vie già denominate.

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Il ponte detto "Ponte Cherubini" (in attesa di essere "denominato" con l'annessa piazza parcheggio"

Limitiamoci al nostro caso:

1) I cittadini, presentano una petizione al sindaco. La domanda deve essere sempre motivata e corredata di informazioni storiche, culturali,  se è un nome “pubblico” o biografiche se si tratta di una persona a cui intitolare la Via o la Piazza. Il tutto accompagnato dalle generalità dei firmatari e da una breve relazione. 

2) Il sindaco incarica l’ufficio preposto, per  valutare la conformità della proposta.(Se il nome da proporre è di una “persona”, una delle condizioni è che sia “scomparso da almeno 10 anni).

3) L’ufficio “toponomastica” (a Statte, mi sembra che si “accorpato” ad altri uffici) esaminate le condizioni previste dalla legge,  rilascia il parere di conformità e rimanda la pratica alla “Giunta Comunale” per l’approvazione.


4) La delibera della “Giunta” viene inviata al Prefetto per l’autorizzazione definitiva.

Ehi  piano, non ci allarmiamo!! Visto che stiamo tra noi, diciamolo pure: penso che la “strada”,  nel nostro caso, possa essere molto più semplice di quella descritta.  

Trattandosi di nomi largamente condivisi anche politicamente, a mio modesto parere,  la Giunta Comunale, potrebbe avviare la pratica anche d’Ufficio tanto  per il nome della Piazza Nuova, da intestare, Piazza dell'Autonomia Comunale che per la piazza, detta comunemente Piazza Cherubini, da intestare al Maresciallo Mignozzi


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Festa  di "Sei di Statte se" nella Piazza Nuova.  Foto Giovanna Soldatini

E, ancora meglio, sarebbe auspicabile, una "proposta condivisa", da concretizzarsi, per ovvie ragioni dopo le elezioni regionali.
“Perché, non portare in consiglio comunale, una proposta firmata dai capi gruppo della maggioranza e delle opposizioni per concretizzare quello che si è detto? 

Sarebbe un bel segnale, sia per ritrovare “l’Unità Stattese” (almeno in questo caso), sia di rispetto reciproco, che di rispetto per la nostra Storia Comune.  (Ma sono un po’ scettico e sarei lieto di essere smentito).



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Il "decano" e "saggio" degli amici di "Sei di Statte se", Luigi Mancini, ma un altro, lo segue a "stretto giro".
Appendice 3

Gli “amici” del “Gruppo” e le loro preferenze.

7 preferenze.
I nomi che si richiamano all’Autonomia Comunale hanno avuto 7 preferenze.

Nicola Ricci(1 Maggio 1993),
Anna Maria De Vittorio
(Piazza dell’Autonomia Comunale 1993)
Vito Martino Marangi
(Piazza Autonomia Comunale 1993 )
Valentina Semeraro
(Piazza dell’Autonomia)Con l’alternativa “Piazza degli stattesi”  sottotitolo maresciallo Mignozzi”
Antonella Tagliente
(Piazza dell’Autonomia)
Gino Del Giudice (Piazza dell’Autonomia).
Paolo II Faraone Cervellera
(Statte 1993) Con l’alternativa di Piazza Maresciallo Mignozzi e Piazza Giovanni XXIII)

Piazza Giovanni XXIII 7 preferenze:

Anna Latino
Antonio Caputo
Domenico Ferrarese
Maria Pace
Piero Presicce
Tonio Taddeo
Paolo II Faraone Cervellera
(Con l’alternativa di Piazza Maresciallo Mignozzi,  e Statte 1993).

Maresciallo Mignozzi 6 preferenze

I nomi che si richiamano al compianto maresciallo dei carabinieri, l’eroico concittadino maresciallo Mignozzi, con le due varianti o (Maresciallo Mignozzi o Piazza egli stattesi con sottotitolo Maresciallo Mignozzi), hanno avuto 5 preferenze.

Michele Mastromarino
Antonio Angela Attolino Rito
Piero Bello
Claudio Forleo

Paolo II Faraone Cervellera (con l’alternativa di “Statte 1993”).

Valentina Semeraro Con l’alternativa “Piazza dell’Autonomia Comunale” Mignozzi”.


Piazza della Libertà 2 preferenze

Aldo Roberti
Ottavio Spezzacatena

Poi, con una preferenza ciascuno;Piazza Dott Lo Martire; Piazza Sandro Pertini ; Piazza della Rinascita; Piazza Angelo Gigante. (Amelia Lucerino); Via Bainsizza (Domenico Ferrarese)


(Per chi proprio ha "tempo da perdere", in seguito vi proponiamo i "dettagli" dei vostri interventi, vi consiglio di "guardarli", perché vi è più di qualche spunto per farci una risatina)


I DETTAGLI DEI VOSTRI INTERVENTI.

Alcuni “amici” si sono attenuti al quesito in modo "letterale", mentre altri si sono “imbizzarriti” con risposte, a volte divertenti,  a volte bizzarre e a volte giustamente amare: ve li proponiamo così come le avete postate.


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Sono notissimi amici di "Sei di Statte se" (Ottavio, Anna Maria e Gino)
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La cosiddetta Piazza Cherubini da denominarsi, durante una serata benefica.

Valentina Semeraro.

Riguardo al nome  "Piazza Autonomia Comunale" (con gli eventuali sottotitoli), Valentina si è così espressa:
L’Automia e stata davvero una rinascita, molto sofferta


Valentina è comunque “aperta”ad altre ipotesi:
“A me piace il nome che ha proposto Michele Michele Mastromarino(Piazza degli stattesi sottotitolo “Maresciallo Mignozzi”).  


A Valentina, non dispiace nemmeno “l’ipotesi Pertini”
“Concordo con Amelia Lucerino, Pertini è stato un presidente dalla parte del Popolo”).


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Piero e Vincenzo

Vito Martino Marangi.

“Con grande rispetto per  tutti i nomi proposti, credo che ci vorrebbe un nome "nostro""stattese" . “Mi va bene Piazza dell' Autonomia 1993 o Franco Mignozzi o qualunque altro nome stattese” . Ma poi, commentando le proposte “papali”:“di nomi di papi e altri illustri personaggi sono piene le cittá di tutta Italia; eviterei anche i nomi di politici. 

Infatti: "Ai politici, va bene dedicare spazi politici. Se dobbiamo dedicare una piazza ad ogni político. ... Ne morranno tanti da qui a cent'anni (Ahahah!! questa sì che è bella n.d.r).

Marangi, commentando la proposta di Piero Bello e di Michele Matromarino di intitolare la piazza all’eroico “Maresciallo Mignozzi”: “
"Credo che sicuramente l'amministrazione comunale abbia preso a cuore la candidatura e darà il giusto valore al ricordo di uno stattese morto in un gesto eroico, se non intestando la piazza principale sicuramente un altro luogo”.

Infine, ormai, avendo optato per una scelta chiara, così concludeva:  “Preferisco“Piazza dell'Autonomia comunale”..in quanto con piazza del 1° maggio 93 si rischia di non citare l'anno”. (Ci sarebbe stato l'equivoco col  1° Maggio; a mio avviso si potrebbe però usarlo come “sottotitolo” n.d.r.)


Aldo Roberti  non ci si potevano aspettare risposte diverse dal nostro amico un po’ mattacchione :
“Bello il nome:  “Piazza della Libertà”;
“Piazza della rinascita sofferente”;
“Piazza sei di Statte”
“Piazza delle feste stattesi".

Amelia Lucerino La nostra amica del gruppo ha “offerto” due proposte: una divertente e l'altra seria. 
“Madonn chiamiamola Piazza dei pensionati senza pensione ahahahah”
“Piazza dll Rinascita!!!

“Piazza Sandro Pertini il miglior presidente italiano per me.


Anna Maria De Vittorio  Piazza Autonomia Comunale 1993”.

Antonella Tagliente “P.zza dell'Autonomia “ con una bella data che indichi il referendum”.

Caputo Antonio. “Per me va bene piazza Giovanni XXIII”.

Claudio Forleo 
“Che ne dite di fare una petizione al sindaco? Non dovrebbe negarsi di fare questa cosa così bella e moralmente onorevole. Mi sembra che lontano, da Statte un carabiniere nostro concittadino sia morto, per difendere una donna.[Franco Mignozzi]. Sarebbe bello,dedicare a lui la Piazza.  Allora Valentina se organizzi la petizione, sarò il primo sostenitore e mi metti in cima alla lista dei firmatari.

Daria Zaffoni:  “Piazza dei Martiri Dell'Inquinamento”.(Come dare torto alla signora Zaffoni?).

Domenico Ferrarese  “Essendo situata lungo Via Bainsizza, secondo me sarebbe più logico chiamarla Piazza Bainsizza ...oppure piazza Giovanni XXIII, un nome così caro a tutti coloro che hanno frequentato quella scuola”.

Giovanni CiccaroneNon è propriamente una proposta di “denominazione” ma la riportiamo perché implicitamente contiene la proposta di aumentare alberi e panchine:  “Ciao ragazzi, ma a voi piace quella piazza? A me non sembra una piazza, perché una piazza deve avere piante da ombra, deve avere delle panchine per sedersi e sopratutto deve essere vivibile sopratutto dai più piccoli, perché cosi com’è,  le mamme sono costrette a rincorrere i figli con gli ombrelloni per proteggerli dal sole. Ciao”.

Giuseppe Gattullo (Ironica, divertente e, con delle proposte implicite come quelle di Ciccarone)“Piazza sei di statte" se magari aggiungessero qualche altra panchina di ghisa magari con lo schienale cse no ti viene la gobba e mettessero qualche luce in più senza rischiare di essere investiti ! Caccia tutto ?” Poi, per concludere  questo nostro amico mattacchione:
“Valentina Semeraro era il sogno di Lucio Dalla ! E ' passato di qui e mi ha detto quella piazza chiamatela Piazza Grande.” 

Graziana Montanaro (Anche questa amica “consiglia due spassosi nomi”)“Piazza "Bolgia Del Chiancone"e ... “Stasera State Moda Presso Piazza GARKO... Sti cazzi come suona ahahahah”. Che dire? Veramente esilarante!!

Michele Mastromarino “ Io credo che come virtualmente ci si ritrovi in questo gruppo "sei di statte se. .. " a chiacchierare come fosse una piazza .. perché non chiamare la bio piazza "Piazza Degli Stattesi " con sottotitolo M.llo  Franco Mignozzi. . un luogo reale che riassume e ricorda che il paese è degli stattesi e ricorda anche il sacrificio di molti nostri concittadini passati presenti e futuri. ...

Nicola Ricci. Ciao Michele Mastromarino,  per me chiamarla Primo maggio '93 sarebbe giusto anche perchè ci sono diverse persone stattesi che meriterebbero di essere nominati...

Ottavio Spezzacatena. Gino (Del Giudice), perché, secondo te, non va bene “Piazza della Libertà”?  Valentina per me, va bene appunto,  “Piazza della Libertà”.

Paolo Il Faraone Cervellera. L’amico Paolo, a quanto pare è un po’ indeciso infatti:
“Piazza Franco Mignozzi”.
“Piazza Giovanni Paolo II”.
“Piazza Statte 1993”.


Pasquale Lino Pashark Fago  (Una proposta  ironica e un po’  amara ma che ha tanto di vero):  “Piazza delle vittime dell'Ilva”.

Piero Fedele (Il nostro amico, sempre simpatico e divertente) “Piazza della Patata”.

Piero Presicci  (Due proposte)
”Piazza Angelo Gigante”
“Piazza Giovanni XXIII”

Pietro Piero Bello Per me “Piazza M.llo F. Mignozzi”. E' l'unico papabile perché insignito di medaglia d'argento al valor civile.

Tonio Taddeo  “Piazza Giovanni XXll”.

Ed ora, i nomi citati da: Antonio Angela Attolino Rito che si sono “scatenati” proponendo di tutto e .. anche di più.
 “ForsePiazza Italcave o piazza Eni o piazza Ilva” ; ma ..  poco dopo “:
“Piazza del popolopenso sia il piu adatto come nome”.
Le proposte della simpatica coppia, erano forse finite? Macché
“Piazza Don Tommaso Rota”. Infine (forse),  l’ultima “proposta”:
“Votazione con cittadini presenti (Insomma un referendum).
A questo punto questi nostri simpatici amici del gruppo, ossevavano:” E lo stadio e i ponti? Perché non si dà valore a queste opere ?
Ed ecco le proposte:
Per lo stadio: “Stadio comunale"Wojtyla'”
Ma, anche: Stadio S.Girolamo”.
E, per il “Ponte Nuovo”:“Ponte Matteo Mastromarino”.
Che dire? Una “partecipazione simpatica e divertente  di questi “vulcanici 
amici.





Conclusione 1
1) Premetto che la "soluzione" più democratica, sia quella di far decidere ai cittadini, in una sorta di pubblica consultazione senza aggravio per la comunità,  dal momento che, i "numeri" scaturiti dal sondaggio oltre ad essere esigui, non possono considerarsi rigorosamente corretti, perché alcuni "amici" hanno espresso più di una preferenza. 

2)Dalla "rosa" dei nomi possibili non si è tenuto conto di tanti altri eroi stattesi alcuni dei quali insigniti di medaglia d'argento al valor militare, ma di questi nomi penso si terrà conto in una (per ora lontana) revisione dei toponimi, ora strutturati da "frazione" con vie di musicisti stranieri quasi sconosciuti.

Detto questo, sarebbe auspicabile che, una eventuale petizione popolare, fosse proposta per evidenti ragioni, soltanto dopo lo svolgimento sia delle elezioni regionali che della la festa di "Sei di Statte se". 

In alternativa alla "petizione", credo che sarebbe "saggio", coinvolgere i nostri rappresentanti delle istituzioni, affinché l'iter sia iniziato "d'ufficio"con una delibera del Consiglio Comunale, su proposta di tutti i capi gruppo (maggioranza ed opposizione). Non credo sia necessario, soffermarsi sulla necessità di questo gesto "unitario". 

Se così non fosse, si dovrebbe optare per la "petizione"; ma in questo caso, a mio avviso, per evitare prevedibili strumentalizzazioni, sarebbe opportuno rimandare il tutto, all'indomani delle elezioni amministrative del 2016. 





Conclusione2.

La "Nuova Piazza", al di là delle cose migliorabili ha significato molto per la nostra cittadina. 

Dalla sua inaugurazione, in questo luogo si sono svolte decine e decine di interessanti manifestazioni che hanno interessato migliaia e migliaia di stattesi, organizzate da associazioni e singoli cittadini. 

Le nostre imprese, in questi eventi, hanno avuto la possibilità di promuovere il loro lavoro ed i loro prodotti. 

Una "Piazza" bella e dignitosa è anche un biglietto da vista della nostra cittadina, oltre a rappresentare il luogo ideale per i  giochi "liberi" dei bambini con piccole biciclette e  devo confessare che a me, complessivamente piace  ed in particolare, la progettazione della "Fontana ad Archi" che ritengo, molto ben riuscita. 

Naturalmente nessuno ha il dono della "verità in tasca" ma ho espresso in tutta onestà il mio punto di vista tenendo conto anche che, su proposte costruttive, tutto è migliorabile.



Concludiamo definitivamente questa pagina, con la proposta espressa  dal "germano" Gino Del Giudice 

Mò a Chijazze l'à me fatte,
tutte 'nzijeme bérafatte,
e n'u nome l'à ma ddé,
come discite ca l'à ma chijamé? 
“Primo maggio novantatre”
ijè 'a mégghija dediche, credite a mé;
oppure che fantasije:
“CHIJAZZE DE L'AUTONOMIJE”.

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Le elezioni regionali della Puglia. Non asteniamoci per l'interesse della nostra cittadina.

Le  elezioni regionali della Puglia. Non asteniamoci.


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I sette candidati alla presidenaza della Regione Puglia

Mancano soltanto un paio di giorni allo svolgimento delle Elezioni Regionali del 31 maggio per eleggere il presidente della Regione Puglia e i consiglieri regionali.
Precisiamo che in queste liste, che riguardano la circoscrizione di Taranto e provincia, non vi è nessun candidato, facente parte  dei cosiddetti "Candidati Impresentabili"


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La scheda elettorale

In questa pagina, riassumiamo l'elenco dei candidati presidenti alle Elezioni Regionali 2015; le liste che li sostengono con i relativi candidati come consiglieri. In "Appendice", proporremo delle riflessioni comuni, per scongiurare "Astensioni in massa" che finirebbero per danneggiarci come stattesi.

Cominciamo per "riassumere" le forze in campo"


I "Candidati alla Presidenza della Regione"

Sono 7 i candidati alla  presidenza della Regione:


Michele Emiliano (centrosinistra) , magistrato e già sindaco di Bari.


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Michele Emiliano



Adriana Poli Bortone (centrodestra), già parlamentare del centrodestra.

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Adriana Poli Bortone (Centro Destra)


Francesco Schittulli, (centrodestra) oncologo con alle spalle un'esperianza di candidato alla presidenza della Provincia di Bari.


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Francesco Schittulli



Antonella Laricchia (Movimento 5 Stelle), ventottenne di Adelfia, in provincia di Bari, e laurenda in Architettura.

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Antonella Laricchia Movimento 5 stelle



Riccardo Rossi (L'altra Puglia)i; 


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Riccardo Rossi




Michele Rizzi (Alternativa comunista).


Gregorio Mariggiò (Verdi), ecologista e componente del Consiglio nazionale federale dei Verdi. 


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Gregorio Mariggiò (Verdi)


LE LISTE CHE "APPOGGIANO" I VARI CANDIDATI:

Otto le liste a sostegno di Michele Emiliano
 Pd: (Annarita Lemma, Michele Mazzarano, Donato Pentassuglia, Pietro Bitetti, Alfonso Manigrasso, Ilaria Cinieri, Silvia Spadaro).


Noi a sinistra per la Puglia (Mino Borraccino; Elena Convertini; Annamaria Cosma; Francesco Laddomada; Fabrizio Nardoni; Antonella Palmini: Vito Vetrano).

Emiliano sindaco di Puglia (Giovanni Liviano D'Arcangelo; Rosanna Mingolla; Vita Maria Anna Surico; Antonio Martucci; Franco Gentile; Alfredo Spalluto; FrancescoTagliente. (Come è noto, Francesco Tagliente  è nostro concittadino e, attualmente riveste la carica di Vice sindaco).


La Puglia con Emiliano (Giuseppe Cervellera; Alessandra Gallotta; Serena Micoli; Vito Perrelli; Rocco Ressa; Giuseppe Turco; Cisberto Zaccheo).


Popolari per Emiliano (Giovanni Cataldino detto Gianni; Cosimo Laricchia; Michele Muschio Schiavone; Cosimo Sampietro; Antonio Paolo Scalera; Massimiliano Stellato; Giovanni Ungaro). 



Popolari per l'Italia (Matteo Luca Abate; Aurelio Allegretti; Rosanna Danese; Camillo D'Ippolito; Giuseppe Fasano; Antonio Mancaniello; Raffaella Pollicoro)



Partito comunista d'Italia (Ivana Dispirito;Filippo Girardi; Francesco Paolo Vito Luccarelli; Ciro Manigrasso; Francesco Massafra; Luigi Paradiso; Maurizio Romanazzo).



Pensionati  (Candelli Federico De Francesco Antonio; Averna Calogero; Riflettivo Ivan; Spedicato Stefania; Speranza Francesca; De Biasi Rosa Vita)



Quattro le liste a sostegno di Adriana Poli Bortone: 
Forza Italia (Francesca Franzoso; Romina Axo; Mario Caroli; Gabriella Casabona; Mario Cito; Pietro Lospinuso; Francesco Giuseppe Perrone).

Noi con Salvini (Marco Musolino; Angelo Gianfrate; Angela Venturini; Massimo Ruggiero; Vincenza Quatraro; Francesco Alessano; Gabirella De Giorgio).


Puglia nazionale (Antonio Armienti; Michele Imperio; Lucia Viafora; Nicola Moscogiuri; Angela Sammartino).




Partito liberale (Giuseppina De Santis; Giovanni De Santis; Gianna Donno; Pasquale Guerra; Emanuele Malerba; Franco Virginio Ratta; Chiara Spagnolo).


Tre le liste a sostegno di Francesco Schittulli: 
Oltre con Fitto (D'Errico Francesco; Fumarola Antonio detto Tonino; Perrini Renato; Perrone Agostino detto Costantino; Quero Giovanni; Santoro Michele; Turco Francesco).


Area popolare-Movimento Schittulli (Palazzo Francesco detto Franco; Fuggiano Salvatore; Laterza Angelo; Morgante Luigi; Perrone Francesco; Pichierri Fabio; Stellaccio Vincenzo).



Fratelli d'Italia (Giandomenico Pilloli; Bruno Augusto Schiavone; Filippo Angelillo; Giuseppe Chimienti; Alessandra Di Giorgio; Francesco Ferretti De Virgilis; Carmela Testa)


Mentre Monopartiti sono gli altri  quattro Candidati alla Presidenza:

Antonella Laricchia, Movimento 5 Stelle: (Luca Lopomo; Monica Altamura; Merilina Delprete; Carlo Pizzoni; Marco Galante; Antonella Galeone; Raffaele Rochira).


Gregorio Mariggiò,
Verdi: (Vincenzo Fornaro; Fulvia Gravame; Eliana Baldo; Angela Mariggiò; Lucia Summa; Francesco Picca: Andrea Mastronuzzi).


Michele Rizzi: 
Alternativa comunista: (Giacomo Petrelli; Riccardo D'Ercole; Angela Rizzi; Nunzia D'Ambrosio; Valeria Bianchino; Salvatore Cossa).



Riccardo Rossi L'Altra Puglia (Giuseppe Andriani; Ivana Andriulo; Tito Anzolin; Vera Monaco; Remo Pezzuto; Vito Rossini; Cosimo Svavarziago).

APPENDICE

Non asteniamoci.

Domenica 31 maggio si svolgeranno le Elezioni Regionali del 31 maggio per eleggere il presidente della Regione Puglia e i consiglieri regionali. Nulla di nuovo si dirà.

Alla vigilia di queste elezioni regionali, a Statte, si “respira” una sorta di malcelata indifferenza; in tanti di noi, sembra serpeggiare, anche un tangibile senso di noia se non proprio di fastidio nei riguardi di questi appuntamenti, che riteniamo inutili, convinti, che i nostri “voti” siano inefficaci  nell’influire sulle scelte fatte da “quelli”  che noi abbiamo, concordemente accettato, di definire casta.

Questa disaffezione diffusa, nasconde una insidia, che sembra suggestionarci: Quella dell’astensione !!

Le motivazioni, vere o presunte per questa suggestione sono tante e  le conosciamo tutti;  la cosa più grave è che poi, siamo portati a generalizzare e, per ovvia conseguenza la “via dell’astensione” ci sembra “la cura di tutti i mali”: quelli nostri, quelli “nazionali”, ed anche quelli di Statte.  Mi fermo qui, ma dovremmo ricordare tutti, quanto hanno lottato i nostri padri per conquistare questi diritti..

Ricordiamo ancora, che le politiche regionali, influiscono sul nostro vivere quotidiano in modo determinante e incisivo: nel campo ambientale, difesa del territorio,  salvaguardia dei beni ambientali,  protezione civile,  trasporti locali,  sanità, e di tanti settori dell’istruzione e apprendistato.  Quindi:  in tutti i settori di nostro quotidiano interesse in special modo quel che riguarda la nostra salute ed il nostro ambiente.

E’ recente la notizia, (oggetto  di una interrogazione dell'opposizione al Consiglio Comunale) che mentre noi chiedevamo delle soluzioni per diminuire l’impatto ambientale di una discarica a noi vicina, per tutta risposta, alla direzione della stessa impresa, perveniva una ennesima autorizzazione (mascherata da “ordine”) di aumentare ulteriormente la quantità di rifiuti da conferire alla discarica di Statte. 

Questo supplemento odorigeno, tanto per cambiare, proveniva dalla provincia di Bari.



Questo significa che è estremo interesse di Statte,  mandare a “Via Capruzzi”, gente che faccia l’interesse del nostro paese al contrario di ciò che è avvenuto spesso,  tanto per i nostri rappresentanti regionali e, ancora di più per quelli “nazionali”. (Con qualche lodevole eccezione, come i due rappresentanti regionali che, in questa ormai passata legislatura regionale,  ci sono stati vicini anche in tempi non elettorali.)

Ed allora: 
Riteniamo che nei tanti settori citati, in cui la Regione ha competenze rilevanti, non si sia fatto il giusto? 
Riteniamo che, siamo stati spesso danneggiati? 
Riteniamo che in tanti settori della politica (anche regionale) siano  emersi comportamenti scorretti e di “casta”? (Ragazzi, lo ammetto: sono domande retoriche).

Ebbene, queste sono ulteriori ragioni per cercare di cambiare questo stato di cose; scegliendo i candidati,  sulla base della nostra onesta valutazione e non ascoltando le sirene di improbabili promesse. 
L’astensione, ricordiamolo a noi stessi,  non è la soluzione,  perché delega  agli attivisti dei candidati più spregiudicati, di scegliere per noi. Quindi come stattesi facciamo sentire la nostra voce, andano a votare domenica 31 maggio.

Una grande affluenza, può far capire “a chi di dovere” che la nostra comunità può essere determinante per tutti; inoltre, può darci la consapevolezza che se volessimo (o meglio, se fossimo più coesi) potremmo arrivare in alto, molto in alto. E, non dico di più.

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Elezioni regionali 2015 TUTTI i risultati di Statte


Risultati  delle elezioni regionali relativi al comune di Statte.
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Il più suffragato è stato appunto Michele Emiliano (coalizione di centro sinistra, 59,60 %) seguito da Antonella Laricchia (M5S 11,98%); Adriana Poli Bortone (coalizione centro destra11,98%);  Schittulli (coalizione centro destra 7,44%); Gregorio Mariggiò (Verdi 1,50%); Rossi (L'altra Puglia 0,70%); Michele Rizzi (Alleanza di sinistra 0,15%)

Premettiamo un quadro riassuntivo dei voti espressi a Statte per ciascun Candidato Presidente.

I candidati alla presidenza  come sappiamo erano 7;  è risultato eletto Michele Emiliano che, a Statte ha ottenuto il 59,60% dei voti. Percentuale risultata notevolmente superiore alla media provinciale e regionale, grazie all'effetto "trascinamento" sia del candidato più suffragato a Statte, appunto il nostro concittadino Francesco Tagliente (della lista "Emiliano Sindaco di Puglia")  ma anche per il risultato ottenuto a Statte dalla lista PD, risultata complessivamente la più suffragata a Statte. La seconda lista è risultata quella del Movimento Cinque Stelle 18,65% di Antonella Laricchia. Quindi, a seguire, la lista di centro destra Adriana Poli Bortone, di Francesco Schittulli (centro destra fittiani) e gli altri.

Ecco i candidati alla presidenza e le rispettive liste collegate:

Antonella Laricchia (Movimento 5 Stelle: lista unica). 

Adriana Poli Bortone (Centro destra. Liste in coalizione: Forza Italia, Partito Liberale, Puglia Nazionale, Noi con Salvini). 

Miche Rizzi (Alleanza Comunista: Lista Unica).

Gregorio Mariggiò (Federazione Verdi: Lista Unica).

Riccardo Rossi (L’Altra Puglia: Lista Unica).

Francesco Schittulli (Centro destra. Liste in Coalizione: Oltre con Fitto, Movimento Schittulli, Meloni Fratelli d’Italia).

Michele Emiliano (Centro sinistra. Liste in Coalizione: Noi a Sinistra per la Puglia; Emiliano Sindaco di Puglia; PD (Partito Democratico); Pensionati e Invalidi; Popolari; Partito Comunista Italiano; Puglia con Emiliano; Popolari per l’Italia

Ed ora gli specchietti per ogni singola lista o coalizione.

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Lista facente capo ad Antonella Laricchia Movimento Cinque Stelle.Anche qui le apparenti contraddizioni, tra i risultati ottenuti da Laricchia e quelli della somma dei singoli coniglieri sono spiegate col fatto che l'elettore aveva la facoltà di barrare il nome del CANDIDATO PRESIDENTE, appunto Laricchia senza indicare alcun nome come candidato consigliere. Infatti la somma dei voti attribuiti ai consiglieri è 330 mentre quelli totali attribuiti a Laricchia sono992. Tale situazione è ripetuta in tutti gli altri specchietti. 

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Coalizione facente capo a Adriana Poli Bortone (Centro Destra): Lista 2 Forza Italia; lista 3 Partito Linerale, lista 4 Puglia Nazionale, Lista 5 Noi con Salvini. Anche qui le apparenti contraddizioni, (facciamo l'esempio di Forza Italia) sono spiegate col fatto che l'elettore aveva la facoltà di barrare o la "lista" (in questo caso "Forza Italia") senza indicare alcun nome come candidato consigliere, o addirittura, poteva barrare soltanto il nome del candidato alla presidenza. In questo particolare caso, la lista Forza Italia, ha ottenuto 484 voti, mentre le preferenze totali ai relativi consiglieri sono soltanto 25
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Lista N° 6  Partito Alternativa Comunista abbinata al Candidato Presidente Michele Rizzo Stesso ragionamento.


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Lista N° 7, (Verdi) facente capo al candidato Presidente Gregorio Mariggiò

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Lista N°8 Facente capo al Candidato Presidente Riccardo Rossi


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Liste  in coalizione facenti capo a Francesco Schittulli (Centro destra "fittiani");  N° 9 (Oltre con Fitto); Lista N°10 Mivimento Politico Schittulli; Lista N 11 (Fratelli d'Italia Meloni) 

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Liste in Coalizione, facenti capo al Candidato Eletto Presidente della Regione Puglia Emilio Emiliano: Lista N° 12 Noi a Sinistra per la Puglia; Lista N° 13 Emiliano Sindaco di Puglia; Lista N° 14 Partito Democratico; Lista N° 15 Pensionati e invalidi; Lista N° 16 Popolari; Lista N° 17 Partito Comunista Italiano; Lista N° 18 Puglia con Emiliano; Lista N° 19 Popolari per l'Italia.
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In alto i Candidati presidenti più suffragati a Taranto città e nella Provincia e in basso i 9 consiglieri eletti in Taranto e Provincia. Da notare che Pentassuglia e Mazzarano del PD e Perrrini  (l'unico "fittiano" eletto in provincia) hanno ottenuto buoni risultati come preferenze, a Statte. 


Ecco i risultati in città e nelle altre cittadine della provincia.




Gino: Omaggio all'amico di cognome CIUCCIO e.. ricordiamo Gìne d'ù pésce


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In questa pagina, Gino Del Giudice, fa un "ritratto ammirato" di una bella persona, nostro concittadino, di cognome CIUCCIO, che porta  il suo "casato con orgoglio, al contrario di tanti di noi che, quando veniamo  "apostrofati" col nostro soprannome (piacevole o meno) sembriamo inalberarci, se non proprio offenderci. 

Ripeto, questa "bella persona" è stata, spiritosa e cordiale nel "vantarsi" del suo casato (Ciuccio); Gino ne è rimasto talmente impressionato da "fotografarlo" in questo suo breve sonetto. 

Segue in questa stessa pagina una poesia sempre di Gino dedicata ad uno dei personaggi "simbolo" della Statte che non c'è più: Gino Ferrarese alias "Gìne d'ù pésce".

Ma ora, ecco i versi che il "germano" ha dedicato a questa simpaticissima, intelligente ed autoironica persona.



ALL'AMICO  BENIAMINO CIUCCIO.

Da sempre ho avvertito d'esser CIUCCIO,
ma nelle innovazioni del progresso,
non me ne dolgo assai, lo confesso,
e innanzi tiro pur con qualche cruccio.

Nascondo la carenza col mezzuccio,
per non sembrare nell'uman consesso,
retrogade o ancor peggio proprio fesso;
e me la cavo invero non maluccio.
 

Ma un CIUCCIO ier di schiatta ho conosciuto,
tal BENIAMINO, che mi dichiarava,
di esser CIUCCIO autentico, vissuto.
 

Col documento lieto dimostrava,
d'aver CIUCCIO cognomen sempre avuto,
partenopeo di STIRPE, e si vantava.

E FIERO RITTO STAVA!
DI GENS RARA, AMICO GENUINO,
TI SENTO
 CARO CIUCCIO BENIAMINO.

Gino Del Giudice 
Statte 4 giugno 2015.

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I fratelli Mastromarino alis "Petròlije"


Ed ecco la poesia di Gino Del Giudice, dedicata  a  "Gìne d'ù pèsce", persona affabile e grande lavoratore, padre di una numerosa prole che per decenni è stato l'unico pescivendolo di Statte. 

Di domenica, quando i nostri concittadini "non usavano mangiare pesce", in mattinata col suo carrettino vendeva "i lupini". Sembra di sentire ancora oggi, il suo simpatico richiamo "'u sopratàule, lupìne saléte". 
Persona indimenticabile. 


Gìne d’u pésce


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Il "mitico" Gìne d'ù pésce (foto dell'archivio fotografico studio Pappone)
Gìne d’u pésce


Cammìse a quadrétte                            
brètèlle  a corpétte                                 
cazùne allarghète                                  
quèse 'mbijette terète.                           

C'a còpple, penzùse,                             
(sembrève c'u musù,                           
le scàrpe a cijabbàtte,                           
pesciaijùole  de Stàtte.                                   

'Na chèpa carijόle                                  
che 'nu parasόle,                                   
tìpe baldacchìne                                    
à spengéve Gìne.                                  

Spìsse a  'nghijanète                               
o ce s'ère stanghète                              
c'u fìsc'che chijamève,                          
e 'u  fresìgne aijutève.                           

Mullève 'a mazzétte                               
spengijàmme  'a carrétte,                      
vìnde o trènda lìre,                                 
le custève st'u gìre.   

Quànne se fermève                              
ca "fijàcche" gredève:                                     
"bélle  'u pésce uagné!                          
Accattàtevele mé!                                  

St'a nòtte peschète!                               
ijè bélle marchète!                                  
A' séccije, l'orète!                                   
Còzze a l'attemète!                                

'U vùrpe, 'u cuggiόne!                                     
Zuppe, capacchijόne!                            
Scòrfane, alìsce!                                    
'A sàrde pe frìsce!"    

Sémbe  sénza frétte                             
fermète 'a carrétte,
'a  velànze pigghijève
'ngartève e 'ngassève.

Cussì ògne  matìne,
'nnànze e réte de  Gìne:
da 'u pònde a la Chìjese
e che dùdece mìse.

Venerdì  pe crijànze,
da Chìjese ére usànze,
cumannève don Pàule
sule pésce a tàule.

E stève  'u marchète
Gìne cchijù azzemmète
què  bbàsce scennéve
ca cchijù affère fascéve.

De vìjerne o d'estète,
'u  paìjse à gerète,
c'u  sόle e c'u  vìjende
e fìnde ca nìjende.

S'à fàtte   anzijanòtte,
no  cchijù gijovanòtte,
no ijésse 'a  carijόle,
'a spadde  e le dόle.

Mό sté 'a peschérìje,
no cchijù   l'allégrìje
ca u'  "lùccle" de  Gìne
 mettéve a' matìne.

Rumène  'a  mèmorije.
n'u stùozze de stòrije,
de Stàtte ca crésce
ijé Gìne d'u' pésce.    

Gino Del Giudice 1992

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